Amour è l'ultimo capolavoro di Michael Haneke, uno che ha deciso di essere un regista vero, ovvero che spazia da un genere all'altro eccellendo in tutti.
A quanti riesce una cosa del genere? Non me ne vengono in mente molti, devo essere sincera.
Haneke, per farla breve, non solo si è portato a casa la Palma D'Oro a Cannes 2009 e il Golden Globe nel 2010 come miglior film straniero con Il Nastro Bianco, ma è l'unico al mondo ad essere riuscito a fare un remake di un proprio film e a non farlo diventare una puttanata stellare, anzi.
Il rischio era molto più che tangibile, quindi stima infinita per non aver rovinato Funny Games.
Stavolta, dopo aver esplorato la caduta dei semi del nazismo su un terreno atto a farli germogliare, si avventura nel dolore della senilità, quella piegata ogni giorno non solo dalla crudeltà del tempo che passa e ti porta via amici e forze, ma anche da un'improvvisa malattia che ti priva anche della dignità.
Uno sguardo su una paura che è ancora un tabù all'interno di una società come la nostra, ancora non in grado di affrontare le conseguenze più paradossali del benessere.
Un capolavoro che solo il maestro austriaco poteva creare. Se lo perdete, siete veramente coglioni.


Le Belve e Oliver Stone sono l'esatto contrario di Amour e Haneke: Stone ha provato a dare un seguito a Wall Street e diocenescampi dal risultato. Inguardabile. Sacrilego nei confronti del film dell'87. A ben guardare, Stone non fa un film decende dal '99 quando con Any Given Sunday ha provato a ricordarci chi è, poi però è uscito Alexander e Oliver, credimi che MAI ci scorderemmo chi sei (16% al pomodorometro!).
Con Le Belve la situazione non migliora: il cast a disposizione è quanto di meglio si possa avere, il risultato no.
Un thriller che non riesce mai a tenerci sulle spine, complici anche dei dialoghi al limite dell'imbarazzo, e in diversi momenti sfocia nella noia e nell'inconsistenza più totale.
Oliver, quando più sopra parlavo della senilità che ti porta via la dignità parlavo anche con te. Basta, su, dai.


GLI ALTRI FILM IN BREVE... 
Alla Ricerca Di Nemo 3D: è solo che mettere come highlight della settimana un film già visto mi pareva poco serio, però raga: Nemo rimasterizzato in 3D. Io non sono una superfan del 3D, ma siamo seri: Nemo rimasterizzato in 3D. É come sarebbe dovuto essere fin dall'inizio e si tratta, probabilmente, di uno dei pochissimi film che ha senso vedere con questa tecnologia.
Non riesco ad immaginare una persona che non ha visto Nemo, ma se quel qualcuno è tra di voi io voglio dirgli questo: prendi tutte le persone che conosci e portale a vedere questo film. Non ti capiterà mai più un tale piacere per gli occhi. Credimi.
Per chi l'ha già visto: raga, Nemo in 3D! Io son già là.
The Possession: ecco, allora io vorrei dire una cosa una volta per tutte: perché ci tenete in tutti i modi a farmi sapere che qualcosa è "tratto da una storia realmente accaduta"? Cosa aggiunge questo al film? Che secondo te io vado a casa e imparo che non devo comprare al mercatino le scatole con le scritte in ebraico sopra? Che poi, quanto è credibile una bambina che si punta una torcia in gola, vede una mano che fuoriesce dalla sua trachea e poi va a letto come se nulla fosse accaduto? Io vi prenderei tutti, voi registi di horror, e vi strapperei le ciglia ad una ad una, cristo dio.
Decerebrati del cazzo.
Io E Te: ahahah, che meraviglia. Aspetto di parlare di questo film da aprile e ne parlo da addetta ai lavori. 'sto film doveva uscire per Cannes, mi avete ROTTO I COGLIONI per tre settimane per fare tutto in tempo ed essere pronti per Cannes e poi ti presenti fuori concorso??? No, ma io non voglio neanche sapere com'è venuta 'sta roba tratta dal libro di Ammaniti. So che avete visto tutti The Dreamers e siete galvanizzati, ma no, davvero non vi aspettate quello. Bello, ma no.
Viva L'Italia: sì, è un film italiano, bravi.

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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