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Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker.
Il resto non conta e la giornata finisce qui.

Immaginatemi così

Game Of Thrones - 4x04 - Oathkeeper

Eccoci qui con il big riassuntone settimanale.
Partiamo subito con LA novità, una delle domande che ci attanagliavano sin dalla primissima puntata della primissima stagione, che ci hanno tolto il sonno per mesi, che hanno monopolizzato le nostre ricerche su Google:
ma Hodor, quando si fa male, continua a dire Hodor?
NO, AMICI, NO!
DICE 'AHIA' COME I COMUNI MORTALI NORMODOTATI!
Insomma, c'è un po' di Hodor in tutti noi. In alcuni più che in altri, ma non sottilizziamo.

Iniziamo dal tema portante della puntata, stavolta spoilerato tantissimo dal titolo: i giuramenti.
Tranne il filone narrativo di Bran (che questa settimana va a sostituire la linea comica solitamente tenuta da Arya e il Mastino), tutti gli altri presentano un giuramento da mantenere.
True Detective (HBO)

COS'È: vabbè, sapete tutti cos'è. Diciamo la 'rivelazione' televisiva dell'anno.

Ma perché ne parlo ora, se l'ho finita di vedere due mesi fa?
Perché prima non ho avuto tempo ed inspiegabilmente negli ultimi giorni un sacco di gente ha ricominciato a citarla.
La mia brevissima recensione è: bella, ma sopravvalutata.
Ora, prima di gridare all'eresia e darmi fuoco in piazza, vorrei avere la possibilità di spiegare la mia posizione (il che fa un po' ridere visto che siamo sul mio blog e quindi faccio un po' come cazzo mi pare).
Se vi siete sentiti oltraggiati dalla mia affermazione, mi spiace moltissimo, ma probabilmente vi siete un attimo lasciati trasportare dall'enfasi della rete.
Oppure siete parte della produzione di True Detective, e allora avete tutta la mia ammirazione perché avete fatto un ottimo investimento.

Il Bechdel Test - Femminismo sul grande schermo

[BENVENUTI AL - credo - DICIANNOVESIMO POST-SPIEGONE DI QUESTO BLOG]

Grazie a questo video, il mondo ha finalmente conosciuto il Bechdel Test.
Onestamente sono un po' spaventata, vista la strumentalizzazione che si fa di OGNI cosa, ma è una cosa talmente sottile che dubito che il Bechdel Test diventerà il nuovo femminicidio (e faccio questo esempio solo per guadagnare views grazie alla chiave di ricerca 'femminicidio') (e due).
Ma di cosa stiamo parlando?
Il Bechdel Test è un test creato quasi senza volerlo dalla graphic-novelist Alison Bechdel, in una ormai celeberrima vignetta. La protagonista di che d'ora in poi avrebbe guardato solo film che rispettavano tre semplici condizioni:

  • Tra i personaggi ci devono essere per lo meno due donne di cui sappiamo il nome. La cameriera e la comparsa per strada, quindi, non contano.
  • Le due donne devono parlare fra loro. Non solo con gli altri personaggi maschi. 
  • L’argomento della loro conversazione non devono essere gli uomini. E badate bene che con 'uomini' si intende anche il figlio di una delle due, non solo il marito o il capo figo.
Salem (pilot, WGN)

COS'È: la nuova serie tv sulla caccia alle streghe.
In realtà, una versione molto light di American Horror Story: Coven, che però non parte col piede giusto.

A dirla tutta non parte neanche col piede sbagliato: non parte;
semplicemente si delinea come una serie molto confusa, almeno per ora.
Rispondiamo subito alla domanda principale: no, non c'è ALCUNA aderenza alla realtà.
I nomi di diversi personaggi sono effettivamente tratti dalle carte del processo del 1692, ma il focus principale sono i poteri che le streghe (termine usato per indicare sia uomini che donne, unico lato innovativo di tutta la faccenda) mostrano di avere effettivamente e il loro 'piano'.
Il processo di Salem è delineato, infatti, come un'idea delle streghe per incitare i puritani ad uccidersi l'un l'altro, puntando sul sospetto, sulla manipolazione, la paura e il controllo.
Non c'è molto altro da dire: i personaggi sono stereotipati, basta un'occhiata per capirli, due per dimenticarli.
Game Of Thrones - 4x03 - Breaker of Chains

Nuova puntata di GoT che ha il dovere di rispondere alla domanda che chiunque non ha letto i libri si sta ponendo: chi odieremo ora con tutte le nostre forze?
SPOILER: nonostante Ditocorto si distingua particolarmente, l'episodio non risponde, ma si limita per tutto il tempo a dare un colpo alla botte ed uno al cerchio, lasciandoci alla fine con una manciata d'odio da distribuire prossimamente.

Ma procediamo con ordine.
E anzi, prima vorrei dire una cosa positiva su questa serie tv.
*shock tra il pubblico*
No, non sono impazzita: apprezzo sul serio la differenza di PoV che passa tra i romanzi e gli episodi televisivi.
L'idea di legate ogni puntata ad un 'tema' (lineare* o circolare** che sia) permette di scardinare il meccanismo personaggio-capitolo che bene resisteva sulla carta.
Per me, da questo punto di vista, si tratta quindi di un buon adattamento e chissenefrega dell'aderenza ai romanzi: è IMPOSSIBILE mantenere una coerenza completa, chi ha letto i libri pensi alla gestione del personaggio Reek/Theon.
Fargo (pilot, FX)

COS'È: la serie tv che avevo giurato di guardare e recensire solo per il piacere di parlarne male.
E invece ho cambiato idea, prima di premere PLAY.

Ho cambiato idea perché mi è venuta in mente la prima volta che ho visto il Fargo dei Coen.
Avevo 12 anni, ma mi ricordo benissimo quel bianco claustrofobico, l'ansioso narcisismo di Jerry Lundegaard, la gloriosa presenza (e la fame!) dell'incintissima Marge Gunderson. Ma più di tutto mi ricordo quella visione perché è lì che, nella mia mente, è crollato il muro tra ilarità e orrore: in quel momento ho capito che entrambe queste sensazioni sono parti della stessa medaglia e che la violenza insensata è semplicemente un altro elemento sullo spettro del comportamento umano, al fianco di amore, onore e coraggio.

Poi uno si chiede come mai son venuta su così.

Son venuta così perché Fargo è un cazzo di capolavoro.
Perché quella genialata dei Coen è stata il capostipite di tutta quella serie di personaggi che ci ha incantato sul piccolo schermo: a Fargo dobbiamo tutta la televisione moderna, spero ve ne rendiate conto.
Siamo penetrati nel profondo della coscienza umana grazie ai characters più complicati che ci sia mai capitato di incontrare: un mafioso con gli attacchi di panico e un professorino che si scopre il re della meth in fondo sono lo stesso identico personaggio. E infatti li amiamo alla follia.
Per questo ho dato una possibilità al Fargo della FX.
Noah (Darren Aronofsky, 2014)

COS'È: un disastro di proporzione bibliche.

Noah è talmente brutto che ogni volta che ci ripenso mi fa sempre un po' più schifo, ma credo di averne colto il significato.
Vuole convertire gli atei, non c'è altra spiegazione.
È talmente pompato, autoreferenziale, noioso e privo di senso che l'unica speranza è pregare il dio degli ebrei per una qualunque àncora di salvezza. Anche la morte va bene.

La storia la sappiamo tutti: con il mondo allo sbando tra amoralità e dissolutezza, Dio decide di riavviare il suo progetto di creazione, esattamente come si fa con i computer bloccati.
Così, Egli istruisce Noè (Crowe) affinché si dia da fare con la costruzione dell'arca in modo che possa essere riempita con una coppia di tutti gli animali del mondo (pesci esclusi).
Il passo successivo sarà poi annegare tutto e tutti (pesci esclusi) e ricominciare da capo, come se non fosse mai successo nulla.
E fino a qui siamo perfettamente in linea con tutti gli altri film sulla Bibbia e Noè.
Game Of Thrones - 4x02 - The Lion and The Rose (Celebrity Deathmatch)

Bene, è ufficiale:
la produzione di GoT legge il mio blog.
Lo scorso post si era chiuso con l'elenco dei non pervenuti e stavolta ritornano tutti in grande stile, come se non fosse passato un anno dall'ultima volta che li abbiamo visti.
In compenso, però, la produzione si scorda di parlarci di Arya e del Mastino, perché in fondo 50 minuti di puntata sono così pochi che vorrai mica far andare avanti tutte le storie contemporaneamente?
Figuriamoci.
E siccome una settimana fa abbiamo visto non uno, non due, ma ben TRE draghi, stavolta per sicurezza manco accennano alla Bionda.
Se ho intuito vagamente il budget allocato per la CGI, indicativamente rivedremo i mostroni alati attorno alla settima/ottava puntata.
Le scommesse sono aperte.
Mentre decidete su quale episodio puntare, vediamo brevemente cos'è successo stavolta in quel di Westeros.

Grand Budapest Hotel (Wes Anderson, 2014)

COS'È: l'ultima fatica di Wes 'Dio in Terra' Anderson.

L'ho detto nella recensione di Moonrise Kingdom, ma vorrei mettere di nuovo le cose in chiaro, per chi si fosse perso la volta scorsa: Anderson non è uno dei miei registi preferiti.
È una delle persone più importanti della mia vita.
Messi quindi i fatti nella giusta prospettiva, inizio con la recensione:
è possibile girare un noir semitragico ambientato in tempo di guerra e con una struttura a matrioska utilizzando solo toni pastello?
La risposta è sì.
Anzi, Anderson fa di più: crea un film difficile da catalogare, data la sua completezza.
Dovendo limitare al minino le parole da usare, forse direi che si tratta di un action movie a metà tra un thriller e le Avventure di Wile E. Coyote.
Se il retrogusto di tragedia è sempre presente nei suoi film, stavolta Wes supera se stesso: l'azione è incalzante e, per quanto l'ambientazione voglia essere fantastica, le intrusioni di eventi troppo simili alla realtà sono difficili da ignorare.
Game Of Thrones - 4x01 - Two Swords

Dopo quasi un anno di attesa, è arrivato il momento tanto atteso, quello dove le più pressanti domande che ci hanno tolto il sonno per notti e notti avranno finalmente risposta:

- la produzione di Game Of Thrones avrà ancora risparmiato sulla CGI e sulle comparse oppure questa volta vedremo più dell'ombra di un drago e ci degneranno con eserciti che contano almenoalmeno 30 figuranti?
- quali messaggio visibile solamente dall'alto lasceranno questa volta i White Walkers? Stanno comunicando con gli alieni o questa è la prova che essi hanno una religione, un dio e dei rituali per imbonirselo? (rituali, per altro, che trovo molto più civili dei 'fioretti' che mi faceva fare mia madre: non capisco perché dovrei privarmi della cioccolata per dimostrare ad un dio qualunque che sono degna, mentre capisco che una divinità possa considerare degno di nota lo squartare gente e il disporla elegantemente a terra)
- chi è il prossimo Stark a morire?

Io in realtà - avendo letto i libri - so già la risposta a quest'ultima domanda, ma le altre sono dei temi scottanti, quindi vediamo insieme com'è andata questa prima puntata di questa quarta stagione:

Captain America - The Winter Soldier (Anthony e Joe Russo, 2014)

COS'È: il film Marvel che ci voleva.
Ora siamo tutti più sereni in merito al binomio Disney-Star Wars.

La parte di pura recensione la faccio breve: molto meglio del primo, finalmente un Cap America che non si limita a fare da tappezzeria piangente dei tempi andati.
Un ottimo film d'azione con ben poche gag e tanta, tantissima sostanza. Ci aggiriamo più in zona Bond e Bourne che non in zona Avengers.
E il tocco di Wheadon è innegabile: frammenti di dialogo ricorrenti, inversioni narrative improvvise e personaggi femminili forti.
Captain America - The Winter Soldier è un thriller maturo, teso, perfino triste. In una parola, una meraviglia.
Quindi vedetelo e divertitevi.
Ora passo alla mia recensione personale, quindi se volete potete anche smettete di leggere.
Ciao, è stato bello.
HIMYM is the new LOST

SPOILER: prima guardate la puntata e poi leggete 'che è tutto scritto in bella vista.
Guardateli.
Guardateli bene.
Lei ha lo sguardo vitreo di chi sa che è stata incastrata in una stronzata più grande di lei;
lui fa il bullo, sfidandoci.
ESSI SAPEVANO.
Sapevano che il tutto era una presa per il culo fotonica e volevano vedere quanto avremmo resistito.
Io - nonostante tre stagioni da schifo - sono arrivata alla fine.
E sono incazzata come una biscia.