The Big Riassuntone: tutte le mie serie TV - part 2

E insomma ho recuperato per davvero la password del blog e mo' non mi fermo più (ho sentito qualcuno dire 'Che culo'? Occhio, eh).

Essendo io indietrissimo con tutto, questo sarà un bel post cumulativo con tutte le serie viste ma di cui non ho mai scritto sul blog perché boh.
Ovviamente mi dimenticherò qualcosa, quindi sentitevi liberi di dirmi cosa mi sono scordata e io mi sentirò libera di ignorarvi.



Narcos: serie di spacciare. Di inventato c'è molto poco. Evviva Pablo Escobar.
Nikita: serie di menare le mani. Se lo fa una donna è ok, altrimenti no.
Once Upon a Time: serie di fantasticare. Cosa succede se si aprono le gabbie di Disneyland e la gente esce nella vita vera?
Orange is the New Black: serie di prigione femminile. Si scopa di più qui che in tutto Game Of Thrones.
Orphan Black: serie di clonarsi. Figata totale, attrice definitiva.
Outlander: serie di amarsi. A uso e consumo delle donne che mi stanno sul cazzo.
Parks and Recreation: io amavo Chris Pratt prima che voi neanche sapeste chi cazzo era Chris Pratt, OCCHEI?
Penny Dreadful: serie di spaventarsi. Secondo me fatta malino.
Persons Unknown: serie di non capire. È talmente brutto che non riuscirete a staccare gli occhi.
Playing House: serie di volersi bene tra amiche. Aaaawwww.
Pretty Little Liars: serie su quanto le adolescenti possono essere idiote. Terminabile al quarto minuto della prima puntata, se solo le decerebrate avessero chiamato la polizia. E invece.
Red Band Society: serie di ammalarsi, ma tra adolescenti. Oh, a me è piaciucchiato.
Revenge: dai, su
Revolution: serie di no
Ripper Street: serie di inglesi che si accoltellano. Evidentemente a Londra non si fa altro.
Sean Saves the World: serie di annoiarsi
Selfie: serie di adolescenti, che detta così è una merda e invece è quasi passabile. Se ti conficchi un rompighiaccio in testa.
Sense8: serie di non capirci un cazzo, ma connettendosi tutti insieme. A me è piaciuta e amo Wolfgang.
Sherlock: serie che se non l'hai vista sei proprio un cretino.
Sons of Anarchy: serie di girare in moto con un sacco di stile.
Stalker: serie di indagini. Spoiler: sono tutti stalker, benvenuto nel sentirsi donna.
The 100: serie di adolescenza su un altro pianeta. E io ho anche perso tempo a guardarlo, come se non seguissi abbastanza minchiate.
The Americans: serie di spiarsi. Moooolto figa.
The Big Bang Theory: serie di ridere. Mi ricordo ancora i tempi in cui era bella, ora praticamente è Friends, ma noioso. I riferimenti nerd sono assolutamente scomparsi.
The Carrie Diaries: purtroppo la Carrie sbagliata.
The Flash: serie di fare i supereroi dove, per una volta, essere l'uomo più veloce del mondo non è un insulto.
The Following: serie di ammazzare. Se stessi. Dalla noia.
The IT Crowd: serie di ridere con dei veri nerd inglesi.
The Killing: serie di uccidere. Meglio quella danese.
The Knick: serie di fare medicina quando la medicina era un'opinione. Inglese. Te immagina la pulizia.
The Last Man on Earth: serie di ridere da morire. La piscina di margarita è l'idea definitiva.
The Leftovers: vabbè, se non avete imparato con Lost, io non so cosa dirvi.
The Librarians: serie di fare le avventure tipo Doctor Who, senza essere Doctor Who. Meh.
The Lost Room: serie di capire dov'è sparita tua figlia anche se non è morta. Effetti speciali a parte, è figo.
The Making of the Mob: New York: INIZIO A BREVE, GIURO
The Mentalist: serie di indagare che fine hanno fatto gli sceneggiatori bravi.
The Muppets: INIZIO A BREVE, GIURO
The Newsroom: serie di parlare velocissimi. Se sei dell'ambiente, ti piacerà.
The Slap: serie di educare i bambini come cazzo dico io. #TeamCeffone
The Strain: serie di capire perché è morto un intero aereo
The Vampire Diaries: citofonare Silvia
The Walking Dead: senti, vai via
This Is England: INIZIO A BREVE, GIURO
Transporter: non so cosa pensavo quel giorno. Eppure lo sapevo che era francese.
True Blood: avete finito??
True Detective: serie di indagare. Bello, ma non così bello come dicono.
Two and a Half Men: serie di ridere. Siccome era troppo difficile mantenere Charlie Sheen sobrio sul set, hanno decido di filmare la sua vita così com'era e basta.
Unbreakable Kimmy Schmidt: serie di ridere. Io mi sono innamorata alla sigla che è troppo idiotissima.
Undateable: serie di ridere, ma poco e male.
Under the Dome: serie di fingere che Stephen King sia adattabile
Utopia: serie di MADONNA SERIE TV DELLA VITA
Vicious: serie di inglesi gay. Guardatela, fidatevi.
Vikings: serie di fighi storici. Ma fighi fighi.
Wayward Pines: serie di fingere che i surrogati di Twin Peaks vanno bene
Wilfred: serie di amici immaginari
You're the Worst: serie di amarsi con crudeltà. Filmano la mia vita, praticamente.
Young and Hungry: serie di ridere in cucina.
Z Nation: serie di zombie super trash. Approvatissima.
Zombieland: serie di zombie ok.


Forse questi due post dovrebbero indurmi a farmi una vita.
E invece.



The Big Riassuntone: tutte le mie serie TV - part 1

E insomma ho recuperato per davvero la password del blog e mo' non mi fermo più (ho sentito qualcuno dire 'Che culo'? Ingrati).

Essendo io indietrissimo con tutto, questo sarà un bel post cumulativo con tutte le serie viste ma di cui non ho mai scritto sul blog perché boh.
Ovviamente mi dimenticherò qualcosa, quindi sentitevi liberi di dirmi cosa mi sono scordata e io mi sentirò libera di ignorarvi.


2 Broke Girls: serie di ridere. Umorismo dozzinale, ma non facciamo gli intellettuali di 'sta minchia. BONUS: una delle protagoniste ha due tette enormi.
30 Rock: serie di ridere; è ormai chiaro che i fratelli Baldwin accettano di recitare solo se il loro personaggio ha i miliardi.
666 Park Avenue: serie del dimoGNo. Due maroni e infatti cancellata subito.
A to Z: serie di amarsi. Lui sembra tanto romantico, ma alla fine è un broccolatore seriale.
Agents of S.H.I.E.L.D.: serie di combattere. Prima è un sì, poi un no, poi un meh.
Alcatraz: serie di maddeche. In tutti i sensi.
Alpha House: serie di governare. Fa molto ridere, è la versione realistica di House Of Cards. Consigliassimo anche se è un po' un casino trovarlo.
American Horror Story: serie di spaventarsi. Dipende dalla stagione, fondamentalmente è un sì, ma è guadabile (per il LOL) anche quando è un no. Non fermatevi alla prima stagione.
Arrow: serie di combattere. Molto sì, anche se il fandom mi sta sul cazzo, quindi se me lo chiedete live vi dirò che mi fa cagare perché non voglio mischiarmi con quella gente lì.
Band of Brothers: serie di combattere davvero. Se non l'avete vista siete dei poveri dementi.
Bates Motel: serie di spaventarsi di cui non ricordo nulla e direi che è già una recensione di per sè.
Battlestar Galactica: serie di combattere nello spazio. Andate a fare i compiti.
Beauty and the Beast: 'scolta, ho altro da fare.
Better Call Saul: serie di drogarsi e fare i tramacci. You better watch Saul.
Better With You: better not.
Black Mirror: serie di cose tecnologiche. Guardatelo quando siete emotivamente stabili altrimenti vi suicidate. Molto bello comunque.
Black Sails: serie di fare i pirati. Umpfh.
Boardwalk Empire: serie di fare i mafiosi negli anni '20. Molto sì.
Breaking Bad: serie di drogarsi. Il New Mexico fa schifo, l’erba la fumano solo queli che moriranno di crack. L’antidroga fa un lavoro crudele, gli agenti muoiono combattendo trafficanti squilibrati. Breaking Bad è come andare in rehab, è la Cura Ludovico, fa passare qualunque interesse per la droga. In Breaking Bad nessuno si diverte. MAI. Un capolavoro. (e non avete idea di cosa si può tirar fuori da una mosca).
Broadchurch: serie di scoprire l'assassino. Beccato al termine della prima puntata. Ce ne sono due: guardate solo la versione UK.
Brooklyn Nine-Nine: serie di indagare. Non so, non riesco.
Buffy the Vampire Slayer: serie di menare i mostri. Hellyeah!
Californication: serie di tette; c'è quello che faceva X-Files, ma la plausibilità è sempre la stessa.
Chasing Life: serie di non morire. Era meglio se.
Chuck: serie di spie; è tutto bello e aaaawww, tranne la parte delle spie.
Community: serie di ridere un sacco.
Constantine: serie di sovrannaturale che ridefinisce il concetto di noia.
Cristela: serie di ridere sugli stereotipi di genere. Ma sì, dai.
CSI Ovunque: serie di morti ammazzati dove la gente viene beccata per colpa di un'ala di zanzara caduta a 7 metri dal cadavere e che è ancora impregnata dell'odore del fast food dove l'assassino ha cenato un mese fa.
Da Vinci's Demons: serie di imparare la storia coi fighi. No.
Daredevil: serie di fare i supereroi anche se sei cieco. Molto carino, ma in fondo Netflix sbaglia poco.
Dexter: serie di uccidere; Micheal C. Hall in questo telefilm fornisce clienti a Micheal C. Hall di Six Feet Under.
Do No Harm: madonna, che puttanata.
Doctor Who: serie di inglesi che fanno gli inglesi; almeno un morto a puntata, come da media nazionale. Curiosa concezione di igiene personale in ogni spazio e tempo. Non affezionatevi a nessun protagonista.
Don't Trust the Bitch in Apt 23: serie di ridere dove Dawson prende in giro Dawson.
Downton Abbey: serie di inglesi che fanno gli emancipati usando servi bianchi. Molto sì.
Elementary: serie di indagare. Sherlock moderno con Watson femmina. Oh, pare di no, ma è carino.
Faking It: serie di amarsi anche tra donne, ma anche tra uomini, ma pure un po' e un po'. Finalmente un adolescente gay non stereotipato.
Falling Skies: non faccio neanche finta, guarda.
Fargo: serie di provare a non farsi ammazzare. Trasuda coenitudine da tutti i fotogrammi.
Finding Carter: serie di bambini rapiti. Mi son quasi slogata la mandibola a forza di sbadigli.
Firefly: serie di futuro che sa di Old West. Ancora piango per la cancellazione.
Flashforward: serie di dramma che aveva una premessa bellissima ma i protagonisti di Lost, quindi era inevitabile facesse schifo.
Fortysomething: serie di ridere con Dr House prima che fosse Dr House.
Friends With Better Lives: serie di ridere che fallisce miseramente.
Fringe: serie di misteri; pacey di Dawson’s Ceek indaga sugli universi paralleli per cercare di trovare quello migliore possibile. Uno, per esempio, in cui Dawson’s Creek finiva alla seconda puntata.
Game of Thrones: serie di combattere e scopare. Tutto bello fino alla prima stagione. Poi la noia più totale.
Garfunkel and Oates: serie di ridere e cantare, ma non tipo Glee. Molto più cinica.
Girlfriends Guide To Divorce: serie di essere donne emancipate. Non so perché la guardo, sarà il mio spirito trash.
Glee: serie di cantare; i personaggi sono troppo teste di cazzo perfino per essere sedicenni (e avrete presente i sedicenni), e fanno cover armonizzando anche le consonanti.
Go On: serie di sopravvivere alla morte. Di Friends.
Greek: serie di università. Mi ricordo che c'era un figo. Questo è quanto.
Grey's Anatomy: vi ricordo che i protagonisti scopano al primo minuto della prima puntata. Il resto è un banale tentativo di riparare a questo errore di sceneggiatura.
Halt and Catch Fire: serie di programmare. Se sei developer ti piace, altrimenti non capisci un cazzo.
Hannibal: serie di ammazzare ma con stile.
Homeland: serie di spiare. Super.
House: serie di guarire; un dottore sbaglia sedici volte diagnosi a ogni paziente e tratta male tutti, un po’ perché vuole amore, un po’ perché Hugh Laurie può fare il cazzo che gli pare.
House of Cards: serie di governare. I brividi ogni volta che lui guarda in camera. Mamma mia.
How I Met Your Mother: serie di amarsi. Tutto bello fino all'ultima stagione. Poi merda totale.
How To Get Away With Murder: serie di studiare e di ammazzare. Bello, anche se non si capisce un cazzo per tre quarti di stagione.
How To Live With Your Parents: no, vabbè.
Inside Amy Schumer: serie di ridere con mille mila guests. Da guardare anche solo per questo.
Inside No 9: serie di inglesi in cui c'è il 9 ovunque.
Jane the Virgin: serie di ridere anche se non sembra.
Kevin From Work: LO INIZIO A BREVE, GIURO
Les Revenants: serie di morti francesi. Colonna sonora dei Mogwai. Definitiva.
Lie To Me: serie di geni che fanno le battute; Tim Roth fa le faccine e guarda le faccine.
Lilyhammer: serie di ridere con un pizzico di mafia. Innocuo.
Lost: andate via
Mad Men: serie di avere classe; un gruppo di pubblicitari newyorkesi degli anni sessanta cercano di sfuggire all'attrazione gravitazionale delle tette della Hendricks, e questo causa ai loro capelli l'inconfondibile pettinatura disperatamente all'indietro.
Manhattan: serie di geni che non si rendono conto che potenzialmente potrebbero uccidere tutti. Carino.
Manhattan Love Story: serie di amarsi. Due coglioni. Sia i protagonisti che la trama.
Marco Polo: serie di storia. Non mi è piaciuto ma ancora non ho capito perché. Ci penso.
Minority Report: LO INIZIO A BREVE, GIURO
Misfits: serie di inglesi; anche i teenager inglesi hanno una curiosa concezione di igiene personale. Un sacco di grigiore albionico e un morto a puntata. Molto bene.
Modern Family: serie di ridere, ma senza le risate fastidiose in sottofondo. Il focus sono le tette di Sofia Vergara, ma anche il resto non è male.
Mozart in the Jungle: serie di suonare e scopare. Oh, ma figa sul serio.
Mr. Robot: serie di geni che programmano. Stavolta la storia è seria, non che prendono una foto in cui ci son i pixel grandi come Lego, schiacciano un pulsante e poi si vedono anche i punti neri dell'assassino.
My Mad Fat Diary: serie di inglesi col solito concetto di igiene. C'è tanta depressione e un botto di musica anni '90. Quella bella, però.


Oh, faccio pausa che sto per morire.
Prossimo post ricomincio con Narcos.


L'Esorcista (William Friedkin, 1973)

Oh, non so come dirlo ma avevo perso la password del blog.
Di nuovo. 
Sono mortificata, lo giuro, vi vorrei dire che non succederà mai più, ma sappiamo entrambi che non è così.
Vorrei fare un post cumulativo per lo meno delle serie tv che ho visto, quindi dopo questo aspettatevi un altro post inutile e poi forse si torna a ragionare.
Tanto Inside Out l'ho già visto, quindi sticazzi.
Narcos (Netflix, 2015)

COS'È: la trasposizione letterale della vita di Pablo Escobar.

L'abbiamo fatto tutti, finita la prima puntata: abbiamo cercato info.
E siamo rimasti basiti quando abbiamo visto che Netflix non si è inventata praticamente nulla, anzi: per mantenere un minimo di credibilità forse ha anche pure lasciato fuori qualcosina dell'incredibile vita del narcotrafficante più famoso del mondo.