COS'È: la nuova serie tv della ABC che, nonostante l'appartenenza a The Walt Disney Company, da qualche anno ha scelto di darsi un tono meno familiare.
Volendo fare un paragone, la ABC svolge per la Disney lo stesso ruolo che ricopre Pixar per il cinema: entrambi mirano a "svecchiare" l'immagine della casa madre.
Il canale televisivo ha intrapreso questa strada con un'infornata di drama mai visti, e no, in questa sede non citeremo Lost *puke*, ma piuttosto Revenge, The River e V.
666 Park Avenue si inserisce in questa falsariga, ambientandosi in un palazzo di NYC (al 666 di Park Avenue, direte voi; no, vi rispondo io: al 999) in cui inquilini hanno una particolarità: hanno fatto tutti un patto col diavolo (sì, è Locke di Lost, ora BASTA però) per ottenere la cosa a cui tengono di più al mondo: la fama, l'amore di una persona scomparsa, il successo e via dicendo.
La premessa è interessante, come lo è buona parte del cast: oltre al già citato Terry O'Quinn aka il diavolo (ed è davvero perfetto per la parte) al suo fianco troviamo un'impeccabile Vanessa L. Williams, ormai presenza fissa sulla ABC dopo Desperate Housewives e Ugly Betty.
Purtroppo, come spesso accade, i "buoni" non sono all'altezza degli antagonisti: la coppia protagonista, che da una piccola cittadina arriva a NYC per realizzare i loro sogni e si ritrova ad amministrare questo palazzo, viene adombrata in men che non si dica: un grave difetto per quelli che dovrebbero essere il cuore pulsante della serie tv.
Nonostante gli sforzi ed il ruolo assegnato loro, non riescono in nessun modo ad essere incisivi, o anche solo credibili.
Il pilota, fortunatamente, continua all'altezza delle migliori aspettative: la gestione della trama si snoda in maniera fluida facendoci scoprire alcuni degli inquilini del Drake e il loro patti con Gavin TheDevil Doran.
La sorte dei personaggi che stringono un accordo simile è controversa, ma sempre gestita in maniera chiara e non scontata.
È proprio di fonte a questa fluidità e coerenza che la coppia protagonista non regge il passo: per ora non sembrano solo marginali rispetto alla vicenda, ma addirittura superflui.
Una serie tv dall'inizio rispettabile, quindi, però solleva un dubbio: quante stagione può durare questo gioco?
American Horror Story ha risolto brillantemente il problema cambiando totalmente location, personaggi e addirittura epoca, ma questa non è una strada percorribile da 666 Park Avenue che si trova limitata dal proprio titolo.
Farà la fine di un'altra serie tv della ABC, ovvero Eli Stone? Diventerà un prodotto estremamente valido, ma troppo chiuso attorno alla propria premessa da non poter avere un seguito?
Staremo a vedere, per ora aspettiamo la prossima mossa del diavolo.
GUARDALO SE:
sei un grande fan di tutte le produzioni della ABC
anche tu avresti un paio di cose da chiedere ad uno di parola che non si fa supplicare e non pretende che tu vada in chiesa tutte le domeniche a timbrare il cartellino
EVITA SE:
non vai a nozze col tema "Lucifero"
preferisci il format da 20 minuti (c'è anche gente così in giro, ve lo assicuro)
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Volendo fare un paragone, la ABC svolge per la Disney lo stesso ruolo che ricopre Pixar per il cinema: entrambi mirano a "svecchiare" l'immagine della casa madre.
Il canale televisivo ha intrapreso questa strada con un'infornata di drama mai visti, e no, in questa sede non citeremo Lost *puke*, ma piuttosto Revenge, The River e V.
666 Park Avenue si inserisce in questa falsariga, ambientandosi in un palazzo di NYC (al 666 di Park Avenue, direte voi; no, vi rispondo io: al 999) in cui inquilini hanno una particolarità: hanno fatto tutti un patto col diavolo (sì, è Locke di Lost, ora BASTA però) per ottenere la cosa a cui tengono di più al mondo: la fama, l'amore di una persona scomparsa, il successo e via dicendo.
La premessa è interessante, come lo è buona parte del cast: oltre al già citato Terry O'Quinn aka il diavolo (ed è davvero perfetto per la parte) al suo fianco troviamo un'impeccabile Vanessa L. Williams, ormai presenza fissa sulla ABC dopo Desperate Housewives e Ugly Betty.
Purtroppo, come spesso accade, i "buoni" non sono all'altezza degli antagonisti: la coppia protagonista, che da una piccola cittadina arriva a NYC per realizzare i loro sogni e si ritrova ad amministrare questo palazzo, viene adombrata in men che non si dica: un grave difetto per quelli che dovrebbero essere il cuore pulsante della serie tv.
Nonostante gli sforzi ed il ruolo assegnato loro, non riescono in nessun modo ad essere incisivi, o anche solo credibili.
Il pilota, fortunatamente, continua all'altezza delle migliori aspettative: la gestione della trama si snoda in maniera fluida facendoci scoprire alcuni degli inquilini del Drake e il loro patti con Gavin TheDevil Doran.
La sorte dei personaggi che stringono un accordo simile è controversa, ma sempre gestita in maniera chiara e non scontata.
È proprio di fonte a questa fluidità e coerenza che la coppia protagonista non regge il passo: per ora non sembrano solo marginali rispetto alla vicenda, ma addirittura superflui.
Una serie tv dall'inizio rispettabile, quindi, però solleva un dubbio: quante stagione può durare questo gioco?
American Horror Story ha risolto brillantemente il problema cambiando totalmente location, personaggi e addirittura epoca, ma questa non è una strada percorribile da 666 Park Avenue che si trova limitata dal proprio titolo.
Farà la fine di un'altra serie tv della ABC, ovvero Eli Stone? Diventerà un prodotto estremamente valido, ma troppo chiuso attorno alla propria premessa da non poter avere un seguito?
Staremo a vedere, per ora aspettiamo la prossima mossa del diavolo.
GUARDALO SE:
sei un grande fan di tutte le produzioni della ABC
anche tu avresti un paio di cose da chiedere ad uno di parola che non si fa supplicare e non pretende che tu vada in chiesa tutte le domeniche a timbrare il cartellino
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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.
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