COS'È: l'ennesimo film tranquillamente inseribile nell'ormai troppo ricco filone del "fiasco eccelso".
La compagnia è più che ottima: Avatar, J. Edgar, qualcuno (non io) ci aggiungerebbe The Tree Of Life, qualcun altro (io) Vita Di Pi.
Le caratteristiche sono presto dette: budget stratosferico, VFX o trucco quasi impeccabili, vuoto pneumatico o evidenti lacune a livello di trama.
Cloud Atlas li raggruppa tutti.
La prima cosa che viene in mente, finito il film, è che i fratelli Wachoski volevano prenderci per il culo, così, da burloni quali sono.
Perché dopo i due scandalosi sequel di Matrix nessuna persona sana di mente si prenderebbe ancora sul serio.
Quanto meno vista la bufera sui presunti plagi (sì, piccoli amici, già dal nostro amato Matrix) che accompagna i due registi sin dai loro primi passi dietro la macchina da presa.
La seconda cosa che viene in mente, se ci si ragiona sopra un minuto in più, è che qui non si è manco fatto un piccolo sforzo per provare a mascherare il vuoto al cuore della sceneggiatura.
Perché l'ho già detto e lo ripeto: un bel libro NON è una base sufficiente per un buon film.
Ficcatevelo. In. Quella. Testaccia.Di Cazzo.
Stavolta, probabilmente, sentirete perfino qualcuno dire che le sei storie narrate meriterebbero ognuna un film a parte.
La verità è che no. Non è che non se lo meritano, è che al massimo ci si può fare un corto.
O meglio, sei corti che parlano tutti, sempre, della stessa cosa: la ciclicità degli eventi, ovvero una roba che se hai finito le medie hai capito da solo.
Spezziamo una lancia a favore, però: secondo me non vi annoierete.
Io ho sbadigliato già dal trailer - quello eterno - ma tutto sommato il film (172') non lo vedo come un polpettone pesante, esattamente come non lo erano i film citati in apertura.
Semplicemente... meh.
L'affidare, poi, allo stesso attore ruoli diversi ha un effetto straniante e ridicolo, quando non totalmente incoerente (a volte due personaggi sono vissuti in epoche troppo ravvicinate perché si tratti della reincarnazione della stessa "anima").
Se vi aspettare un film pieno di rivelazioni, perle di saggezza ed epifanie mentali e spirituali, vi consiglio di cercare altrove; se quello che volete è solo una storia che vi delizi gli occhi, allora sì, Cloud Atlas è il film che fa per voi.
Però, ecco, potendo scegliere, riguardarei V Per Vendetta, non 'sta roba.
GUARDALO SE:
ti sono piaciuti i film citati all'inizio del post
se vi è piaciuta TUTTA la trilogia di Matrix
EVITA SE:
come sopra ma al contrario
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su Facebook
La compagnia è più che ottima: Avatar, J. Edgar, qualcuno (non io) ci aggiungerebbe The Tree Of Life, qualcun altro (io) Vita Di Pi.
Le caratteristiche sono presto dette: budget stratosferico, VFX o trucco quasi impeccabili, vuoto pneumatico o evidenti lacune a livello di trama.
Cloud Atlas li raggruppa tutti.
La prima cosa che viene in mente, finito il film, è che i fratelli Wachoski volevano prenderci per il culo, così, da burloni quali sono.
Perché dopo i due scandalosi sequel di Matrix nessuna persona sana di mente si prenderebbe ancora sul serio.
Quanto meno vista la bufera sui presunti plagi (sì, piccoli amici, già dal nostro amato Matrix) che accompagna i due registi sin dai loro primi passi dietro la macchina da presa.
La seconda cosa che viene in mente, se ci si ragiona sopra un minuto in più, è che qui non si è manco fatto un piccolo sforzo per provare a mascherare il vuoto al cuore della sceneggiatura.
Perché l'ho già detto e lo ripeto: un bel libro NON è una base sufficiente per un buon film.
Ficcatevelo. In. Quella. Testaccia.
Stavolta, probabilmente, sentirete perfino qualcuno dire che le sei storie narrate meriterebbero ognuna un film a parte.
La verità è che no. Non è che non se lo meritano, è che al massimo ci si può fare un corto.
O meglio, sei corti che parlano tutti, sempre, della stessa cosa: la ciclicità degli eventi, ovvero una roba che se hai finito le medie hai capito da solo.
Spezziamo una lancia a favore, però: secondo me non vi annoierete.
Io ho sbadigliato già dal trailer - quello eterno - ma tutto sommato il film (172') non lo vedo come un polpettone pesante, esattamente come non lo erano i film citati in apertura.
Semplicemente... meh.
L'affidare, poi, allo stesso attore ruoli diversi ha un effetto straniante e ridicolo, quando non totalmente incoerente (a volte due personaggi sono vissuti in epoche troppo ravvicinate perché si tratti della reincarnazione della stessa "anima").
Se vi aspettare un film pieno di rivelazioni, perle di saggezza ed epifanie mentali e spirituali, vi consiglio di cercare altrove; se quello che volete è solo una storia che vi delizi gli occhi, allora sì, Cloud Atlas è il film che fa per voi.
Però, ecco, potendo scegliere, riguardarei V Per Vendetta, non 'sta roba.
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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.
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