Moonrise Kingdom di Wes Insegnamitutto Anderson è il film della settimana da quando è stata annunciata l'inizio della sua pre-produzione.
L'ho già visto al Lucca Comics e ne ho parlato qui, ma due parole è bene spenderle di nuovo: è una delizia per gli occhi e per il cuore.
Anche il titolo è perfetto, se consideriamo che il tutto si svolge in un "regno" che non è per nulla esteso: già da qui, il punto di visto è chiaro, è quello di due innamorati per i quali, se stanno insieme, ogni cosa è idilliaca.
"Ma quindi è un film d'amore? A me fanno schifo i film d'amore!"
Allora, intanto questo è un problema che risolverai col tuo analista, non qui sul mio blog. E poi no: la storia d'amore è solo il punto di partenza, in realtà è... tutto! Action, drama, essay: TUTTO!
Andate a vederlo, per dio, anche se ormai lo trovate in DVD in tutto l'universo (nei paesi civili è uscito a maggio): Wessino va visto sul grande schermo.

Troppo Amici è Quasi Amici girato tre anni prima. Perché, cazzo, ce l'avevamo quasi fatta a non beccarci la stracazzo di milionesima commedia francese dell'anno. Poi Medusa ha deciso si sparare le sue ultime cartucce con ilfilmcheavetevistotutti, voi l'avete guardato con la convizione che i cinepanettori siano un prodotto tipicamente italiano (spoiler: NO!) e quindi MovieMax è andata a ripescare questo film che è IDENTICO all'altro. Il titolo originale credo voglia dire tipo "Così Vicini", ma perché non cavalcare l'onda e non provarci neanche a fare un piano marketing? Di seguito una serie di titoli che, ci scommetto il mio tubino vintage, vedremo nei prossimi anni: Veri Amici, Ex Amici, Ancora Amici, Vecchi Amici, Nuovi Amici, Allora Amici... (perché i puntini di sospensione, in Italia, sono come la parola "Matrimonio", "Amore" e ora "Amici"), Tre Amici E Un Funerale, Ti Presento I Miei Amici, Scusa Ma Ti Chiamo Amico.
Vi odio, vi odio tutti.



GLI ALTRI FILM IN BREVE...
The Grey: vi ricordate Io Vi Troverò e Taken 2? Ecco, stavolta tocca a lui scappare da un branco di lupi dopo che il suo aereo si è schiantato tra i ghiacci. Al di là di tutto, poteva andarci molto peggio, però perché vedere questo quando c'è Wessino? Se volete che la macchina da presa si muova, optate per questo.
Vorrei Vederti Ballare: ok, ora voi guardate il trailer e mi dite se capite cosa succede. Io, se non avessi letto la sinossi, non capirei nulla, se non che è il classico trailer di film italiano dove urlano, si picchiano, scopano, piangono, auto, strada, interno casa. Il grande vantaggio è che è muto, e fino a 00:37 non avevo capito il perché, poi è arrivata LEI ed è stato tutto chiarissimo. Perché se avete visto Mistero, sapete di cosa parlo: il vero mistero è capire che cazzo dice la Barale. Ora abbiamo un lungometraggio per capirlo. Priceless.
Scusa Mi Piace Tuo Padre: è il titolo italiano di The Oranges, ma vai a spiegare alla gente che s'intitola così perché le famiglie protagoniste abitano in Orange Drive. Troppo, troppo difficile. Meglio prendere una formula già conosciuta e spiegare tutta la trama lì, nel titolo.
Bestie, siete solo delle bestie.
Ruby Sparks: se c'è una cosa che odio (e non ce n'è solo una) è quando dicono o lasciano intendere che un film è strettamente legato - per sceneggiatura o regia - ad un altro. Ormai è la terza volta in meno di due anni che si giocano la carta Little Miss Sunshine e ogni volta non c'entra un cazzo. Il punto che mi fa ancora più incazzare è che, quando fanno questo accostamento, per lo più si tratta di film validi (come questo) che quindi non avrebbero nessuno bisogno di queste mezzucci per essere lanciati. Certo, a patto che si sappia fare il proprio lavoro, ovvio (ciao Fox, parlo con te).
Grandi Speranze: è il film del mese con la Bonham-Carter vestita strana. Sì, ormai ce n'è uno al mese. Ambientazione visivamente bella, ma piattume generale. Davvero: non li fate i film tratti dai libri se non siete all'altezza o non li avete capiti. Dickens, poi, pare facile, ma non lo è per nulla.
Pandemia: è la versione italiana di un qualunque film riguardante - provate ad indovinare? - le pandemie. Con una sostanziale differenza: non succede assolutamente un cazzo. Mai. Neanche l'ombra di una minaccia, di un problema, di una catastrofe... no, niente: guardi il trailer e non temi nulla, l'unica domanda che ti fai (o per lo meno mi faccio io, abitando a Milano) è: come fai a dire "è tutto come prima" se stai camminando in mezzo ad un'autostrada VUOTA? Cioè, chiamalo Paradiso, non Pandemia. Per altro, non vorrei sbagliarmi, ma credo di aver visto il primo trailer di 'sta roba tipo un anno e mezzo fa. MENO MALE CHE È ARRIVATO AL CINEMA NON CI SPERAVO PIU' !!1!1!!UNO
Dimmi Che Destino Avrò: ah, ma ve l'avevo detto che pure 'sta settimana abbiamo una spataffiata di film italiani? No? Ah, beh, cari amici, è così. Non so cos'è peggio tra i film brutti e quelli anonimi che aspirano all'autoriale. Almeno coi primi ti fai qualche risata (remembering Melina Con Rabbia E Con Sapore).
Ragazzi, lo dico una volta: Torino non è Berlino. Basta far finta.
La Sabbia Nelle Tasche: quarto film italiano e secondo film della settimana, dopo quello appena citato, che parla di immigrati. Noianoianoia.
Si Può Fare L'Amore Vestiti: si meritava il pollice verso, son ancora qui che mi mangio le mani per non aver contemplato il parimerito. Non ho nemmeno il coraggio di linkare il trailer. Se vedo 'sta porcata tra i primi tre incassi del weekend faccio una strage, lo giuro.
La Bicicletta Verde: il medioriente sta producendo cose davvero molto interessanti, chiunque abbia dato un occhio alla sezione Orizzonti di Venezia non può negarlo. Certo, i temi trattati sono sempre molto impegnati e la regia non spicca per originalità, ma si tratta sempre di film molto solidi. Questo non fa eccezione: dopo La Sorgente Dell'Amore, un altro bel lungometraggio sull'emancipazione femminile.

Di nuovo nelle sale anche Ritorno Al Futuro: se ve lo siete perso due anni fa, stavolta recuperatelo.

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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