Argo è il terzo lungometraggio di Ben Affleck che diocenescampi quando fa l'attore, ma dietro la macchina da presa è capace di gioiellini come Gone Baby Gone e The Town.
Anche stavolta si muove sempre nel campo dell'action thriller e cresce molto bene, azzardando parecchio in Argo.
La regia resta molto solida - e io non riesco a smettere di stupirmi - affiancata da un cast ancora impeccabile; non mancano come sempre i momenti di tensione e anche qualche sorriso magistralmente creato.
Ben, dai, sei meglio come regista, forse si guadagna pure di più. Togliti da davanti la camera e sieditici dietro.
Fossero tutti così gli attori cani, l'Italia avrebbe i migliori registi dell'universo.
E invece.
Oscar? Boh, io la butto lì: Oscar. Film e regia.
Per lo meno nomination.
Ne riparliamo a gennaio.


Il film NO della settimana è una roba straziante da eleggere perché praticamente ci son solo casi umani, quindi boh, ne prendo uno caso? Ne prendo uno a caso. Tipo un grosso fallimento d'animazione. Tipo Hotel Transylvania.
Sony si lancia in questa avventura e purtroppo si schianta di faccia: VFX e animazione deludente, personaggi che stappano un sorriso a stento, storia gestita male e già vista (è il meno, comunque).
Insomma, non ci siamo. Da evitare senza ombra di dubbio.


GLI ALTRI FILM IN BREVE... 
La Nave Dolce: di Daniele Vicari, quello di Diaz - Don't Clean Up This Blood e per quanto mi riguarda la recensione potrebbe anche finire qui: Diaz era un docufilm rischioso ma molto coraggioso, riuscito benissimo, con davvero pochissime sbavature (a memoria dico solo i VFX della bottiglia che lega le varie scene).
Anche stavolta tocchiamo un tema caldo, in grado di scaldare gli animi e dividere la folla: il flusso migratorio e gli sbarchi provenienti dall'Albania.
Insomma, un bel modo di capire cosa sta succedendo, come succede e perché succede. Senza voler far cambiare idea a nessuno, che alla fine qui parliamo di cinema e non di politica: un docufilm girato con tutti i crismi del caso. Bravo Dany, bravo.
Code name: Geronimo: era pure a Lucca e me lo sono perso. Volontariamente. C'era davvero bisogno di un film sulla cattura di Bin Laden? Non so, non stiamo a questionare il perché. Unica nota interessante: il film è prodotto e distribuito da Koch Media, a cui dobbiamo videogiochi come Skyrim, Risen e Dead Island. Insomma, due robe sull'azione le dovrebbe sapere, no? Magari applicandosi un attimo di più...
Venuto Al mondo: Castellitto e Mazzantini. Vorrei stroncarlo, ma questa settimana c'è di peggio. No, vabbè, sto quasi parlando bene dei film italiani, non mi riconosco più.
Ballata Dell'Odio E Dell'Amore: Álex De La Iglesia ci riprova dopo alcune chicche come La comunidad, Crimen Perfecto e Oxford Murders (di cui forse leggerete malissimo, ma il cinema spagnolo è così, o lo ami o lo odi). Devo dire che l'ambiente circense e la guerra civile spagnola potrebbero aver tirato fuori un ottimo Alex, magari i detrattori si ricrederanno. We'll see.
Red Lights: visto a Lucca e se la divinità del tempo mi assiste proverò a recensirlo decentemente a brevissimo. In sostanza: Cortès, ma porco cane, prima mi fai un fottuto capolavoro come Buried e poi 'sta minchiata buona neanche per pulire per terra? Dai cazzo! Sì, lo so, avevi provato ad avvertirmi con la presenza di De Niro (che ormai è l'ombra dell'ombra dell'attore che era) però dai, non si fa così.
Un Milione Di Giorni: ragazzi, non ce la faccio più. Ma quanti cazzo di film escono? Qui son 5 storie drammatiche di donne nella profonda Sicilia. Potrebbe anche non essere male, ma ci sono Vicari e Affleck. Mi spiace.
Vicini Del Terzo Tipo: questa è la settimana che ci ricapitola di quali attori non ci possiamo più fidare. De Niro, Ben Stiller, Vince Vaughn. Due su tre sono in questo film. È tutto, vostro onore.

About the Author

Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

Related Posts