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Che poi, non è proprio una spiega, è più un tutorial per non fraintendere quello che vedrete sullo schermo tra un po'. E con "tra un po" intendo "quando andrete a vedere Wreck-It Ralph, nel giorno d'uscita".

Se tra di voi c'è qualcuno che ha seguito con una certa frequenza le uscite della Disney Animation, avrà notato che da un po' fanno una cosa che abbiamo già visto nei lunghi Pixar, ovvero far precedere il film da un breve cortometraggio.
Chi ha visto La Bella E La Bestia 3D la scorsa estate si è, per esempio, goduto Tangled Ever After (in italiano era Rapunzel - Le Incredibili Nozze, credo), un dolcissimo cortometraggio pensato inizialmente per essere una sorta di sequel (i sequel ormai non si negano a nessuno) da mandare su Disney Channel e riuscito, poi, talmente bene da guadagnarsi un posto sul grande schermo.
E fin qua, tutto ok, non credo che la cosa abbia scandalizzato nessuno, principalmente perché vi conosco e so che NON siete andati a vedere La Bella E La Bestia 3D.
Ma Ralph.... Oh, Ralph sarà ben diverso.

Già vi vedo, lì, all'uscita del cinema, ad ignorare l'ora e mezza appena terminata e a focalizzarvi su quei cinque minuti prima dei titoli di testa del film.
Il corto in questione si chiama Paperman ed è un carinissimo corto in bianco e nero animato tradizionalmente con qualche tocco di computer grafica qui e lì.
Si tratta di un corto muto, per cui tutti quelli che hanno visto Brave e il meraviglioso La Luna saranno lì a puntare il dito gridando al sacrilegio. Ecco, io a questa gente qui vorrei solo ricordare che un film d'animazione non si fa in un mese e mezzo.
Specifiche inutili a parte, è impossibile negare che il binomio corto + lungo è una formula che Pixar usa già da A Bug's Life, raccogliendo ogni anno, ad eccezione del 2009, nomination, premi e riconoscenze. Quindi sì, ci sono arrivati prima loro e sì, è una cosa che fanno molto bene.
Detto questo, Paperman resta un'operazione che vorrei non venisse fraintesa.
Non si tratta di aggiungere contenuti per spingere la successiva vendita del dvd (stiamo parlando di bambini: pur di farli stare zitti quando si fissano su qualcosa compreremmo anche un aereo della Luftwaffe) e soprattutto non stiamo parlando di merchandise o di parata a Disneyland Paris: Paperman è semplicemente la voglia della Disney di dimostrare che, accanto ad un ottimo ed "innovativo" film come Ralph (ne parleremo a tempo debito), è ancora in grado di essere se stessa, la Disney che abbiamo tanto amato da piccoli, che c'ha fatto distruggere i nastri delle videocassette a forza di vedere quelli che - a ragione - chiamiamo Classici.
Non vi dico nulla della storia, piuttosto parlo dei personaggi: l'uomo richiama chiaramente Rudy di La Carica Dei 101, mentre la donna ma gli stessi capelli ed occhioni di Ariel.
Insomma, in un attimo, anche senza la spiegazione che i primissimi minuti di corto ci forniranno, abbiamo ben in mente i caratteri dei due protagonisti.
La tecnica non è nuova (nei manga spesso si distingue tra "buono" e "cattivo" a seconda che gli occhi siano Tareme o Tsurime), ma utilizza per la primissima volta e in un modo innovativo tutta la conoscenza che già abbiamo del mondo disneyano per raccontarci, in pochissimi minuti, una storia commovente con personaggi mai visti prima (e dal merchandise irrealizzabile), senza parole, senza inutili didascalie, senza copiare nessuno.

Disney, quindi, prende sì un formato esistente, ma lo riadatta all'azienda dall'infinito passato quale è, realizzando cinque minuti di estasi come non faceva da un bel po'.
Quindi aprite bene gli occhi e preparatevi ad una serata al cinema degna di questo nome: Paperman e Ralph faranno tutto il resto, ve lo garantisco.

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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