COS'È: il sequel di un film che, a sua volta, era il prequel di un reboot.
Giuro.
Poi uno si chiede com'è che negli anni '80 uscivano sette film fighi a settimana.
Date le premesse non potevamo certo aspettarci la novità e l'originalità assoluta: sono ancora scimmie parlanti ed iperintelligenti (praticamente possono spiegare il concetto di autocoscienza a metà delle persone che conosco) VS una manciata di umani che non ha ancora capito che ammazzarsi senza sosta potrebbe non essere una mossa vincente.
A maggior ragione se ti ammazzi senza un vero e proprio motivo di fondo, ma così, per paura.
Settate, quindi, le TREMENDAMENTE ATTUALI basi, la storia si svolge senza grandi sorprese: i cattivi fanno i cattivi, i buoni fanno i buoni e sono biondi, i saggi hanno un casino di rughe.
Certo, da scimmie così intelligenti mi aspetterei che imparassero a coniugare correttamente i verbi (no, non pretendo il congiuntivo: anche lo sapessero usare, non ci sarebbero abbastanza umani a capirlo...) quindi no, non possiamo parlare di dialoghi particolarmente raffinati.
Abbiamo però un buon ritmo e dei buonissimi effetti speciali: davvero impressionante la scena in cui la torretta del carroarmato ruota, peccato che termini in maniera frettolosa e grossolana.
Ecco, probabilmente il sunto di questo film è: buone premesse, ma gli pesa il culo.
Era difficile terminare il take del carroarmato in modo realistico? Boh, non credo.
Era complicato dare un'evoluzione ai personaggi? Quello che succede è una tragedia, ma nessuno cambia idea rispetto alle proprie convinzioni iniziali (giusto il figlio di Cesare, che però non ha lo spazio necessario per il dovuto approfondimento).
La richiesta di dialoghi meno didascalici è così eccessiva? Cioè 'Era un uomo buono... come te' è davvero un po' troppo spiegone e una frase tipo 'è un tuo simile' o 'è uno come te' sarebbe stata più evocativa e meno banale.
Il seguito ci farà attendere solo un paio d'anni: speriamo che nel frattempo si perdano le ambizioni shakespeariane e si faccia più attenzione a dialoghi e personaggi.
Basta davvero poco per trasformare un film godibile in una grande opera: e se qualcuno può farcela, questo è Matt Reeves con le sue scimmie.
Se ti riesce, provo pure a perdonarti Cloverfield.
P.S.: Allora, non so perché (sono quasi 40 ore che ci penso) ma vedere delle scimmie a cavallo mi ha disturbato.
Un po' come mi disturba Topolino che porta a spasso Pluto: qualche idea sul motivo?
E no: 'sei pazza' non è una ragione accettabile.
GUARDALO SE:
cerchi un sacco di azione con una spruzzatina di tentativo-di-film-intelligente
EVITA SE:
anche a te non garba tantissimo il rapporto Topolino-Pluto (sarà perché uno parla e l'altro no? Non capisco)
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Giuro.
Poi uno si chiede com'è che negli anni '80 uscivano sette film fighi a settimana.
Date le premesse non potevamo certo aspettarci la novità e l'originalità assoluta: sono ancora scimmie parlanti ed iperintelligenti (praticamente possono spiegare il concetto di autocoscienza a metà delle persone che conosco) VS una manciata di umani che non ha ancora capito che ammazzarsi senza sosta potrebbe non essere una mossa vincente.
A maggior ragione se ti ammazzi senza un vero e proprio motivo di fondo, ma così, per paura.
Settate, quindi, le TREMENDAMENTE ATTUALI basi, la storia si svolge senza grandi sorprese: i cattivi fanno i cattivi, i buoni fanno i buoni e sono biondi, i saggi hanno un casino di rughe.
Certo, da scimmie così intelligenti mi aspetterei che imparassero a coniugare correttamente i verbi (no, non pretendo il congiuntivo: anche lo sapessero usare, non ci sarebbero abbastanza umani a capirlo...) quindi no, non possiamo parlare di dialoghi particolarmente raffinati.
Abbiamo però un buon ritmo e dei buonissimi effetti speciali: davvero impressionante la scena in cui la torretta del carroarmato ruota, peccato che termini in maniera frettolosa e grossolana.
Ecco, probabilmente il sunto di questo film è: buone premesse, ma gli pesa il culo.
Era difficile terminare il take del carroarmato in modo realistico? Boh, non credo.
Era complicato dare un'evoluzione ai personaggi? Quello che succede è una tragedia, ma nessuno cambia idea rispetto alle proprie convinzioni iniziali (giusto il figlio di Cesare, che però non ha lo spazio necessario per il dovuto approfondimento).
La richiesta di dialoghi meno didascalici è così eccessiva? Cioè 'Era un uomo buono... come te' è davvero un po' troppo spiegone e una frase tipo 'è un tuo simile' o 'è uno come te' sarebbe stata più evocativa e meno banale.
Il seguito ci farà attendere solo un paio d'anni: speriamo che nel frattempo si perdano le ambizioni shakespeariane e si faccia più attenzione a dialoghi e personaggi.
Basta davvero poco per trasformare un film godibile in una grande opera: e se qualcuno può farcela, questo è Matt Reeves con le sue scimmie.
Se ti riesce, provo pure a perdonarti Cloverfield.
P.S.: Allora, non so perché (sono quasi 40 ore che ci penso) ma vedere delle scimmie a cavallo mi ha disturbato.
Un po' come mi disturba Topolino che porta a spasso Pluto: qualche idea sul motivo?
E no: 'sei pazza' non è una ragione accettabile.
GUARDALO SE:
cerchi un sacco di azione con una spruzzatina di tentativo-di-film-intelligente
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anche a te non garba tantissimo il rapporto Topolino-Pluto (sarà perché uno parla e l'altro no? Non capisco)
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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.
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