Facciamo che ve lo dico subito:
sì, andate a vederlo
no, non è bello come Nemo ma è comunque bellissimo
sì, probabilmente ci sarà un sequel
no, per me non è un problema che la Pixar faccia i sequel. Li fa da sempre, Toy Story 2 è stato il loro TERZO film, quindi facciano pure il cazzo che vogliono purché sfornino belle pellicole (e poi Gli Incredibili 2 sarà sicuramente una bomba, quindi...).
Perché questo post allora?
Intanto per questo è il mio blog e quindi scrivo quando mi pare, ma soprattutto perché nonostante tutto quello che ho letto ho l'impressione che sia un attimo sfuggito un punto notevole.
Che tutta la franchise di Nemo sia un grande vademecum sulla disabilità - in ogni senso spero - non sia una novità: Dory soffre di perdita di memoria a breve termine, Nemo ha la sua pinnetta atrofica e Marlin è affetto da sindrome da stress post traumatico (e vorrei anche ben vedere...). Ora vediamo Hank a cui manca un tentacolo (probabilmente oggetto del terzo film?), Destiny che è ipovedente e Bailey che sta tra l'affettivo malfunzionamento del suo sonar e la scarsa autostima, al limite della depressione.
Niente di tutto questo, però, li ha fermati, soprattutto Dory che ormai è una mascotte dentro e fuori dal film.
E lo è diventata perché, al contrario di tutti gli altri (tipo noi), ammette candidamente il suo problema.
Dio, quanto sarebbe più facile la vita se ci presentassimo subito con un 'ciao, sono Valentina e sono tremendamente ossessiva compulsiva, quindi qualunque cosa tu debba dirmi ti chiederei di farlo in meno di 15 secondi perché mi sto già focalizzando sul fatto che hai gli occhiali leggermente storti e ho voglia di raddrizzarteli istantaneamente, anche se so che mettere le mani in faccia alla gente non è buona educazione, ma DIO NON TI SEI GUARDATO PRIMA DI USCIRE DI CASA STAMATTINA, IL MONDO STA SPROFONDANDO NEL CAOS PER COLPA TUA'.
E invece.
Dicevo?
Ah, sì, Dory. Dory è così soprattutto grazie ai suoi genitori che, in anticipo sui tempi, hanno capito quel è il vero messaggio di Frozen.
Mentre i reali di Arendelle hanno isolato Elsa, l'hanno fatta vivere nella paura di se stessa e hanno ideato modi idioti per nascondere il suo problema (guanti? Davvero?) tanto che tutto si risolve per il meglio nel momento in cui esce dal suo isolamento e inizia un percorso di auto-accettazione; i genitori di Dory fanno tutto il contrario. Creano una serie di giochi e strategie per permetterle di far fronte a sua perdita di memoria a breve termine, usano i giochi di ruolo in modo che Dory sappia come comportarsi nella vita reale e per affrontare la sua disabilità, piuttosto che nasconderla, creano canzoni facili da ricordare per proteggerla, fisicamente e mentalmente.
Ma non è tutto: le hanno sempre ripetuto che le volevano bene, l'hanno lasciata socializzare e poi hanno semplicemente avuto fiducia in lei (mi fermo, per non spoilerare).
Non è certo il film Pixar meglio realizzato o scritto, ma se Inside Out ci ha insegnato il grande valore della tristezza a discapito della voglia imperante di ripetere sempre a tutti che stiamo benissimo, va tutto bene e siamo felici da impazzire, Alla Ricerca Di Dory è un piccolo vademecum su come affrontare i nostri problemi e quelli altrui.
E se pensate che sia la solita frase fatta, pensate ai genitori ai genitori di Elsa: se non vi siete mai arrabbiati col padre per il suo comportamento, ha paura che anche voi abbiate un grosso problema.
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su Facebook
sì, andate a vederlo
no, non è bello come Nemo ma è comunque bellissimo
sì, probabilmente ci sarà un sequel
no, per me non è un problema che la Pixar faccia i sequel. Li fa da sempre, Toy Story 2 è stato il loro TERZO film, quindi facciano pure il cazzo che vogliono purché sfornino belle pellicole (e poi Gli Incredibili 2 sarà sicuramente una bomba, quindi...).
Perché questo post allora?
Intanto per questo è il mio blog e quindi scrivo quando mi pare, ma soprattutto perché nonostante tutto quello che ho letto ho l'impressione che sia un attimo sfuggito un punto notevole.
Che tutta la franchise di Nemo sia un grande vademecum sulla disabilità - in ogni senso spero - non sia una novità: Dory soffre di perdita di memoria a breve termine, Nemo ha la sua pinnetta atrofica e Marlin è affetto da sindrome da stress post traumatico (e vorrei anche ben vedere...). Ora vediamo Hank a cui manca un tentacolo (probabilmente oggetto del terzo film?), Destiny che è ipovedente e Bailey che sta tra l'affettivo malfunzionamento del suo sonar e la scarsa autostima, al limite della depressione.
Niente di tutto questo, però, li ha fermati, soprattutto Dory che ormai è una mascotte dentro e fuori dal film.
E lo è diventata perché, al contrario di tutti gli altri (tipo noi), ammette candidamente il suo problema.
Dio, quanto sarebbe più facile la vita se ci presentassimo subito con un 'ciao, sono Valentina e sono tremendamente ossessiva compulsiva, quindi qualunque cosa tu debba dirmi ti chiederei di farlo in meno di 15 secondi perché mi sto già focalizzando sul fatto che hai gli occhiali leggermente storti e ho voglia di raddrizzarteli istantaneamente, anche se so che mettere le mani in faccia alla gente non è buona educazione, ma DIO NON TI SEI GUARDATO PRIMA DI USCIRE DI CASA STAMATTINA, IL MONDO STA SPROFONDANDO NEL CAOS PER COLPA TUA'.
E invece.
Dicevo?
Ah, sì, Dory. Dory è così soprattutto grazie ai suoi genitori che, in anticipo sui tempi, hanno capito quel è il vero messaggio di Frozen.
Mentre i reali di Arendelle hanno isolato Elsa, l'hanno fatta vivere nella paura di se stessa e hanno ideato modi idioti per nascondere il suo problema (guanti? Davvero?) tanto che tutto si risolve per il meglio nel momento in cui esce dal suo isolamento e inizia un percorso di auto-accettazione; i genitori di Dory fanno tutto il contrario. Creano una serie di giochi e strategie per permetterle di far fronte a sua perdita di memoria a breve termine, usano i giochi di ruolo in modo che Dory sappia come comportarsi nella vita reale e per affrontare la sua disabilità, piuttosto che nasconderla, creano canzoni facili da ricordare per proteggerla, fisicamente e mentalmente.
Ma non è tutto: le hanno sempre ripetuto che le volevano bene, l'hanno lasciata socializzare e poi hanno semplicemente avuto fiducia in lei (mi fermo, per non spoilerare).
Non è certo il film Pixar meglio realizzato o scritto, ma se Inside Out ci ha insegnato il grande valore della tristezza a discapito della voglia imperante di ripetere sempre a tutti che stiamo benissimo, va tutto bene e siamo felici da impazzire, Alla Ricerca Di Dory è un piccolo vademecum su come affrontare i nostri problemi e quelli altrui.
E se pensate che sia la solita frase fatta, pensate ai genitori ai genitori di Elsa: se non vi siete mai arrabbiati col padre per il suo comportamento, ha paura che anche voi abbiate un grosso problema.
About the Author

Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Share It
TFOH on Telegram
Highlight post
Lo Chiamavano Jeeg Robot (Gabriele Mainetti, 2015)
COS'È : il miglior film italiano degli ultimi cinque anni e probabilmente il mio nuovo film preferito sui supereroi. Sono seria. An...

Popular Posts
-
COS'È : il Fast & Furious italiano, se Fast & Furious si presentasse al Berlinale. Presente quando dico che tutti i film ...
-
COS'È : il metodo un po' meh che ha la CSB per tenerci compagnia quest'estate. Indegnamente tratto dal libro di King, a causa...
-
COS'È : la nuova serie tv che farà la gioia dei complottisti. Si tratta di un prodotto british, è un thrillorone paura, quando muore ...
-
aka i miei dieci film live action preferiti evah, in rigoroso ordine sparso. aka i miei film della febbre: li riguardo ogni volta che sto m...
-
Non è un mistero: il mio personaggio preferito di Star Wars è Darth Vader , tanto da avercelo tatuato su una coscia, in modalità santo. N...
Like Me On Facebook
Labels
#FacciamociDelMale
1968
1973
1988
1997
1999
2006
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
ABC
Academy Awards
AHS
Alien
Aliens
Amazon
AMC
Animation
anime
BBC
BBC One
BBC Two
boxoffice
Canal+
Cannes 66
CBS
Channel 4
cinecomic
cinema coreano
cinema indiano
cinema italiano
Cinemax
contest
Cose di ridere
DaniComics
DC
Disney
Disney XD
Doctor Who
documentary
doppiaggio
Dreamworks
E4
Edna's world
Ellen Ripley
Emmy Award
Fox
Fratelli Coen
FX
Game Of Clones
Game Of Thrones.
Giornate Professionali del Cinema
Golden Globes
happy birthday
Harlem Shake
HBO
Head-To-Head
History Channel
House Of Cards
HTGAWM
IFC
Il meglio
Infographic
ITV
Joker
Kill Bill
La La Land
Loki
Mannaia
Marvel
Meh
monografia
Movie
MTV
NBC
Netflix
News
Nomination
Noway
Ok
Oscar
Philip K. Dick
Pilot
Pixar
Previsioni
ratings
registi
Saga
Sarah Connor
Script
Shining
Showtime
Sky1
Sorrento 2012
spiega
Star Trek
Star Wars
Star Wars 7
Star Wars 8
Starz
stasera in tv
SyFy
Terminator
Terminator 2
The CW
The Force Awakens
TNT
trailer of the month
trilogia
Tropic Thunder
TV serial
Twin Peaks
Useless facts
Utopia
Venezia 69
Venezia 70
Venezia 71
Venezia 73
Vincitori
webseries
WGN
worst and best
WTF Award