COS'È: andate a fare i compiti.

Facciamola breve 'che forse questa è la recensione più inutile che si sia mai vista: Better Call Saul è già un classico.
Se non vi è piaciuto Breaking Bad, non vi piacerà neanche questo; se avete amato la vita di Heisenberg, questo spinoff è droga.
E sì, è necessario aver visto BB per capire bene BCC.
Ok?
Siete tutti soddisfatti?
Posso continuare il mio sproloquio da sola, conscia del fatto che sono troppo emozionata per rileggere quello che scrivo, visto che sto per godermi la TERZA visione del pilot, e che quindi ci saranno refusi e frasi senza conclusione?
...
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Ok, grazie.
One di Better Call Saul non è un pilot 'normale': ci dà la sensazione di essere a metà di qualcosa ed è questo che lo rende così straordinario e così dipendente da Breaking Bad, nonostante sia tecnicamente un prequel.
Certo, la falsariga potrebbe sembrare già vista (la rivincita di un uomo schiacciato dalla mediocrità del mondo), ma questo solo perché BCC è scritto DANNATAMENTE BENE.
Bene come non succedeva da un po'.
Meglio di True Detective.
Meglio di House Of Cards.
Bene come Breaking Bad, quello che ci è sembrato partire lento per poi costringerci, puntata dopo puntata, ad urlare allo schermo 'vabbè, Walter, ma sei veramente un coglione, cazzo!'.
Quello che senza che ce ne rendessimo conto ci ha catapultati dentro la vita di coloro che consumano, producono, vendono o combattono la droga, mentre ci lamentavano con tutti che boh, non succede niente in 'sta serie tv.
Abbiamo vissuto angustie esistenziali fisicamente e psichicamente debilitanti ogni volta che i nostri antieroi si trovavano a dover aspettare per ore in posti strani, in attesa che succedesse o non succedesse qualcosa di terribile o decisivo.
Il New Mexico di Breaking Bad fa schifo e perché quello di Better Call Saul dovrebbe fare eccezione? E infatti non la fa.
Se BB era come andare in rehab, era la Cura Ludovico in grado di far passare qualunque interesse per la droga, ora vediamo come siamo arrivati a quell'inferno in cui nessuno si diverte. MAI.
Perché i film o le serie sulla droga o sui mafiosi o sui criminali hanno sempre l'eterna pecca: quella di farti un po' amare quel mondo. Di farti pensare che in fondo è figo.
Col cazzo, amici. Col cazzo.
Sfido chiunque a guardare BB e volersi comunque fare.
Non ce la fai, è impossibile.
E la vita di Jimmy McGill non è mica da meno di quella di Walter White.

One è pieno zeppo di citazioni e personaggi che solo noi che abbiamo passato le estati ad attendere l'ennesima cazzata di Walter possiamo cogliere (vi lascio immaginare la mia gioia quando ho visto Mike Ehrmantraut, personaggio per cui io stravedo da sempre).
E oltre ai character che già conosciamo, troviamo sia la depressione tipica di BB (il momento di autopsicanalisi davanti allo specchio o quella tristezza di targhetta fuori dal suo ufficio o ancora quando guarda dei vecchi spot) sia uno straordinario senso dell'umorismo, cinico e dark come piace a noi (ma a noi chi? Ma non lo so, fammi andare avanti).
Ma soprattutto qui, e solo qui, Odenkirk ha spazio per spiegare le sue ali.
Nel pilot dello show non conosciamo semplicemente Saul Goodman, ma otteniamo un assaggio di Odenkirk nel suo ruolo di primo piano: se l'avvocato di Breaking Bad era in gran parte un truffatore monodimensionale, qui abbiamo un personaggio molto più complesso interpretato magistralmente (qualunque premio da qui ai prossimi X anni è suo, dove X sta per la messa in onda+1).

E poi, oh, fate quello che volete: io vado a rivedermi Saul.
Better watch Saul.

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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2 commenti:

  1. Da ieri è legge: lo guardo una volta al giorno. Fa sempre bene. Vince Gilliam non tradisce, mai.

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