COS'È: il modo per far piacere Saint Seiya ai vostri fratellini piccoli (o ai vostri figli, visto che la mia bacheca FB mi informa che tutte le mie amiche stanno sgravando e, anche se la notizia non è apparsa su alcun giornale, sono quasi certa che dietro a tutto questo ci sia mia madre. Tipo che non mi ha dato da paghetta da piccola per arrivare a questo punto, comprarsi FB e stressarmi a distanza) (ne sarebbe capace).

O quanto meno ci prova: diciamo che le basi per far capire anche a chi non è nato nei MERAVIGLIOSI anni '80 cosa si è perso, ci sono.
Atena, i cavalieri di bronzo, i cavalieri d'oro, le costellazioni.
Occhei, fino a qui ci siamo.
Il problema nasce dopo, ma andiamo con ordine.

In un mondo che potrebbe essere la Milano del 2014, in cui le linee di genere sono sfocate e gli uomini spesso appaiono più belli e curati delle ragazze, alcune forze minacciose cospirano per rapire e uccidere (non necessariamente in quest'ordine) Atena dai capelli pervinca e scelgono di farlo quando lei attraversa un ponte in stile Golden Gate.
Nella mischia cadono dal cielo (letteralmente) una mezza dozzina di cavalieri di bronzo (non staremo qui a disquisire sul perché 'Saint' sia diventato 'Cavaliere' 'che gli anni '80 son già bui così), una casta di umili difensori intergalattici orfani che hanno giurato di proteggerla.
Cosa succede se metti insieme tipo dieci uomini e una figa? Una rissa, ovviamente. Una di quelle dove i personaggi hanno la possibilità di pavoneggiarsi delle loro armature, della loro fantasia e delle loro mosse di combattimento soprannaturali liberamente ispirate ad uno zoo.
Questo vulgar display of power coglie però nel segno: impossibile, per i vecchi fan, non applaudire o farsi prendere e la plurima presenza di slowmotion è l'equivalente del lento ingresso sul palco che una stella di Broadway farebbe per permettere al proprio pubblico di applaudire il suo arrivo.

Finite le presentazioni (Ciao, sono Pegasus; io sono il Dragone; io sono la Fenice, ecc), quello che segue è un intrigo politico confuso che coinvolge un impostore e la sua megalomane presa di potere, inframezzati con una serie di battaglie (fighe quando non ripetitive) di zodiacale ispirazione.
Tutto bene, tutto bello, se non fosse che ogni combattimento semi-mortale si conclude all'ultimo momento (o quasi) con la comprensione del fatto che, OPS, in realtà siamo alleati.
Abbracci goffi, scuse di rito e via verso la prossima arena a combattere l'ennesimo cavaliere che in realtà la pensa come il protagonista (Pegasus, per la cronaca).

A parte questo leggerissimo problema di scrittura, l'azione è coinvolgente ed interessante e il tutto si chiude con un sospiro di sollievo da parte del pubblico (o quanto meno, mio) nel momento in cui perfino Atena ammette che non ha ben capito che cazzo è 'sto Cosmo di cui tutti parlano (è il potere? Il destino? L'aura? Vieni qui e abbracciamoci, piccola Atena).

Insomma, un 6 e mezzo per il rilancio di questa franchise.
Ora devo capire se 5 punti li ha messi il cuore o il cervello.




GUARDALO SE:
ti mancano proprio una cifra i Cavalieri Dello Zodiaco e non ti scandalizzi per un po' di ironia

EVITA SE:
ti mancano proprio una cifra i Cavalieri Dello Zodiaco e non accetti compromessi o cambiamenti

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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