Oh, Moffat legge il mio blog.
Cioè, non tutto (forse scrivo troppo o sono noiosa, boh ), visto che i suoi soliti errori li infila, però oh: iniziamo a capire come si scrive un episodio.

E Listen è una puntata sotto alcuni aspetti perfetta.
Siccome poi mi accusate di essere di parte, inizio con tutte le cose positive, così voi siete sereni e io mi tolgo 'sto peso.

Listen è un grande episodio perché è stato scritto appositamente per NewDoc: nessun altro Dottore, infatti, sarebbe stato così onesto da ammettere le proprie ossessioni e le proprie paure.
Tutti i predecessori si sono lasciati distrarre da quella curiosità folle che è al centro del loro essere, alcuni dai vincoli con i loro companions, altri da una fede idealistica in qualche grandiosa missione o, più semplicemente, dalla voglia di divertirsi. Capaldi, invece, si trasforma all'interno di una performance adeguatamente senza paura, raggiungendo il suo crescendo ossessivo mentre si prepara a incontrare qualunque cosa lo aspetti alla fine dell'universo.
Nonostante sia un episodio pieno di riferimenti al passato (uno per tutti: Midnight), è il primo in 34 stagioni che osserva così bene il Dottore in quanto tale.

Mi piace che l'argomento sia una paura universale quasi incontrollabile (esattamente come non è controllabile fino in fondo lo sbattere le palpebre *Blink* ), ma non mi piace il solito modo di Moffat di lasciare non risposte le domande (quindi chi era quello sotto la coperta, nella camera del piccolo Pink?).
Ho adorato la gag di Waldo, un bel modo di sottolineare ancora la tendenza del Dottore di andare alla ricerca di cose che potrebbero essere o non essere lì; esattamente come ho detestato il tradire di nuovo delle premesse assodate che per non spoilerare scrivo in bianco.
Sì, perché Gallifrey dovrebbe essere in una dimensione non raggiungibile nemmeno dal TARDIS, quindi come spiega Clara nella casa del giovane Time Lord?
E un punto importante dell'intera concezione di Doctor Who è che non basta una sola persona per deviare totalmente il corso del tempo, eppure qui è esattamente quello che fa Clara col War Doctor.
Dal punto di vista della correlazione inter-serie, siamo al solito disastro.
Ma presa singolarmente, Listen è piena di momenti stupendi.
Isolati tra loro (oltre alle domande senza risposta, manca un vero filo conduttore e un 'cattivo' vero e proprio, visto che abbiamo catalogato la paura come superpotere), ma stupendi.
Il letto che si piega sotto un peso indefinito mentre Clara è lì sotto è una scena che può far impallidire la maggior parte degli horror in circolazione.
Anche il discorso della paura come superpotere è toccante oltre che estremamente vero (memo!).
Insomma, guardate l'episodio e godetevelo, anche se non sapete nulla del Dottore.

Non è un episodio perfetto e forse non è nemmeno per tutti, ma per coloro che cercano più di una vaga panoramica nella contorta mente del Dottore non si poteva davvero chiedere di più.

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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