COS'È: il nuovo film di Tom Ford, presentato a Venezia 73 e vincitore del Gran Premio della Giuria.

Le parole pesano.
E non nel senso che possono ferire, ma nel senso che sono delle profezie autoavveranti.
Se dirai ad una persona che è debole, si comporterà da debole.
Se qualcuno ti dice che sembri tua madre, ti trasformerai in tua madre.
Se dai dello stupratore a qualcuno, forse questo qualcuno troverà questo pezzetto di verità in se stesso.
Tom Ford, re dell'immagine, lo sa e ambienta tutti i livelli del suo film di notte, quando le parole e i pensieri colpiscono più a fondo.


Susan è una gallerista rinomata con un passato controverso.
All'alba di un weekend che passerà sola nella sua immensa casa, le viene recapitata la bozza del romanzo del suo ex marito.
Un bigliettino allegato alla bozza sembra suggerire una riapertura positiva da parte del suo ex, ma il Ogni elemento è minaccioso, ogni frase è familiare, le parole grondano una rabbia passivo-aggressiva amplificata dal buio della notte.
Tom Ford, all'apice del suo gusto estetico, inserisce tocchi lynchiani in una sceneggiatura solida e ricca di suspance nonostante si snodi su binari prevedibili.

Animali Notturni entra sotto la pelle, nelle ossa, e lascia la sensazione di essere intrappolati nella vita di due persone che sono dannate da se stessi e dal proprio passato.
Persone che, guidate dalle parole che si sono sentite dire, sono rimaste senza nulla che le definisca se non le conseguenze delle azioni scaturite da queste parole.


Alcuni segreti non muoiono mai, soprattutto quelli che ci tengono svegli la notte.
E torneranno a colpire quando siamo più vulnerabili, non importa quanti anni siano passati.



GUARDALO SE:
vuoi essere turbano del profondo

EVITA SE:
se non ami Lynch

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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