COS'È: la serie tv che avevo giurato di guardare e recensire solo per il piacere di parlarne male.
E invece ho cambiato idea, prima di premere PLAY.

Ho cambiato idea perché mi è venuta in mente la prima volta che ho visto il Fargo dei Coen.
Avevo 12 anni, ma mi ricordo benissimo quel bianco claustrofobico, l'ansioso narcisismo di Jerry Lundegaard, la gloriosa presenza (e la fame!) dell'incintissima Marge Gunderson. Ma più di tutto mi ricordo quella visione perché è lì che, nella mia mente, è crollato il muro tra ilarità e orrore: in quel momento ho capito che entrambe queste sensazioni sono parti della stessa medaglia e che la violenza insensata è semplicemente un altro elemento sullo spettro del comportamento umano, al fianco di amore, onore e coraggio.

Poi uno si chiede come mai son venuta su così.

Son venuta così perché Fargo è un cazzo di capolavoro.
Perché quella genialata dei Coen è stata il capostipite di tutta quella serie di personaggi che ci ha incantato sul piccolo schermo: a Fargo dobbiamo tutta la televisione moderna, spero ve ne rendiate conto.
Siamo penetrati nel profondo della coscienza umana grazie ai characters più complicati che ci sia mai capitato di incontrare: un mafioso con gli attacchi di panico e un professorino che si scopre il re della meth in fondo sono lo stesso identico personaggio. E infatti li amiamo alla follia.
Per questo ho dato una possibilità al Fargo della FX.
Com'è? Eh, è strano.
Ci vuole un po' ad abituarsi a quella strana atmosfera che pervade ogni adattamento cinema->tv.
Quindi sì, i primi 15 minuti non vi faranno impazzire; al massimo vivrete quella strana sensazione di déjà vu: tutto è stranamente familiare, ma al tempo stesso completamente diverso.
Ma la verità è che il primo quarto d'ora non è un granché: è forzato, a volte macchinoso senza quel 'senso del fato' tipico dei Coen.
Poi, però, vi proibisco di staccarvi: quello che segue è un balletto perfetto tra forza e debolezza, con l'illegalità a farla da costante.
Una grande apocalisse psicologica e morale, che vive tanto lo spettatore quanto il personaggio sullo schermo.
Risiede qui il punto di forza della serie tv: mentre il film era una spirale di violenza, ora abbiamo un focus molto più preciso sulla caratura morale umana.
La domanda per ora sembra essere: 'Un vero uomo è colui che non ha paura di uccidere?'.
Lorne Malvo in realtà ci dà già una risposta diversa (per fortuna), anche se per avere la panoramica completa di tutto dovremmo aspettare anche qualche episodio (precisamente, il quarto).

Insomma, ben ritornata tra noi, tv di qualità: preparatevi per la migliore ora della vostra settimana.


GUARDALO SE:
sei in grado di apprezzare tutte le sfumature che i Coen avevano messo nel Fargo originale

EVITA SE: 
non ami la dura realtà.

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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