COS'È: un film stupendo, difficilissimo nella sua semplicità, enorme ed invisibile. Tutti aggettivi che si uniscono più spesso di quanto non sembri.

A Proposito Di Davis è l'equivalente cinematografico del Re Pallido di David Foster Wallace: due opere che trattano argomenti assolutamente intrattabili, quali il fallimento e la noia.
Intrattabili perché, per coerenza, un romanzo sulla noia dovrà essere noioso agli occhi del lettore e un film sul fallimento dovrà fallire agli occhi dello spettatore.
E credetemi: entrambi ce la fanno (ed è un complimento).
Probabilmente è proprio per questa ragione che all'ultimo lavoro dei Coen non è stato tributato il giusto onore, nonostante si tratti di film davvero stupendo e perfetto, che riesce a seguire l'impostazione classica dei tre atti nonostante l'apparente stranezza della trama: in fondo chi vuole vedere l'apologia del fallimento?

Llewyn è un musicista folk molto dotato e sensibile: più bravi di lui ce ne sono pochissimi, peggio di lui un'infinità.
Se fosse un film Disney, data la premessa, sapremmo già come va a finire: il successo è garantito.
Se fosse un film etichettabile in qualunque altro modo ci aspetteremo l'inevitabile: una vita sofferta, un talento sprecato, forse una morte per overdose.
E invece è un film dei Coen, quindi si tratta di un pezzo di vita (una manciata di giorni) e nulla di più.
Una vita che poteva terminare del disastro o nel successo e invece si avvia solo verso il fallimento più anonimo.
Parliamoci chiaramente: A Proposito Di Davis è un film difficile da vedere.
Ha un ritmo molto lento, la storia è lunatica e strana, per non parlare del suo protagonista.
In più di una scena ci strapperà una risata, ma sarà più un sorriso amaro che una vera risata; e per il resto del tempo forse vi chiederete qual è il punto.
Il punto non c'è: Llewyn ha tutto quello che serve per essere una cantante folk di successo (tranne forse il timing...) eppure le cose non vanno.
Llewyn insegue per tutto il film un sogno e un gatto: quest'ultimo (ultima?) si chiama Ulisse e non è assolutamente un caso, mentre per quanto riguarda il sogno... beh, guardatelo.

Approcciatevi a questo film con calma e apertura mentale, apprezzando come il protagonista sia così comune ma allo stesso tempo lontano da ogni stereotipo.
Così fragile eppure così deciso.
Così incasinato eppure con le idee così chiare.
E non stupitevi se in fondo non riuscite a capire Llewyn, la sua storia o la sua età: non è mai stato giovane e mai invecchierà.
Esattamente come una canzone folk.

Ah, sì: l'acquisto della colonna sonora è d'obbligo.


GUARDALO SE:
ti era piaciuto A Serious Man
apprezzi dove sta andando la filmografia dei Coen
ami Delillo e DFW

EVITA SE:
sei uno di quelli che ha bisogno di storia e di ritmo. Che fa ridere, detto di un film composto per buona parte dalla sua colonna sonora.

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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2 commenti:

  1. Personalmente non ho bisogno di un ritmo sostenuto. Ci sono tanti film belli sul serio che non ce l'hanno.
    Ma odio i choen con tutto il cuore.
    L'unico che ho apprezzato è stato Non è un paese per vecchi. Mainstream forse, ma dopo aver visto il grinta (ovvero l'unico western "pulito", senza fango, polvere e sofferenza, ma solo sangue a caso e una bambina che ha rotto il cazzo dopo 5 min) da me non avranno più un soldo. E questo non penso avrò voglia di vederlo...

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    1. Se non ti piace la loro regia allora ti sconsiglio vivamente questo film.
      Io, personalmente, li adoro, li sento molto vicini e brillanti, ma so perfettamente che non è opinione comune, anzi!

      Grazie per la tua argomentazione coerente e senza insulti: ormai c'avevo rinunciato :)

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