COS'È: il tentativo della Asylum di sbarcare sul piccolo schermo. Un ottimo tentativo, per gli amanti delle produzioni di serie B.
Mettiamo in chiaro le cose: sì, ci sono film di zombie con una profonda seconda lettura (qui e qui un piccolo compendio, giuro che prima o poi scrivo anche la terza parte), ma in Z Nation non troverete nulla del genere.
Qui è tutta adrenalina e modi fantasiosi di ammazzare gli zombie.
E non lo dico io, eh: no no, è uno dei protagonisti che praticamente ci accoglie con un 'I hate moral dilemma', quindi più chiaro di così, davvero non saprei.
Z Nation è un B movie splatter e non fa neanche il tentativo di apparire qualcosa di più. Non avrebbe neanche senso, con The Walking Dead e molte altre serie tv zombe disponibili.
Questo è quello che mancava e questo è quello che la Asylum sa fare benissimo, tant'è che le domande base del genere restano per lo più irrisolte: com'è iniziato tutto? In due anni come si è arrivati a questo? Gli zombie sono veloci, sì, ma per il resto come si comportano (di notte, per esempio)?
Non si sa. Non ci interessa, forse: per quanto cruciali, non sono domande che ci impediscono di capire cosa succede sullo schermo, perché il tutto è molto basilare.
C'è gente nel punto A (NYC) che deve arrivare al punto B (California). In mezzo, miliardi di zombie non proprio amichevoli (e pure qualche umano in grado di far rimpiangere i morti viventi, ma questo succede alla terza puntata...).
L'unico 'aiuto': un superstite dell'NSA al Polo Nord che dopo un anno di completo isolamento in solitudine, inizia a non starci più col cervello.
Se cercate svago ignorante, l'avete trovato.
Se cercate momenti catartici, vi consiglio uno qualunque dei film che vi ho linkato all'inizio del post.
Anche la coerenza interna non è molto presente: non è chiaro, per esempio, come un bimbo vivo e sano si trasformi in un coso verde affamato di carne umana non appena distogliamo lo sguardo.
Per trasformarsi bisogna essere morsi (questo è l'unico punto fisso), quindi che cazzo è successo?
Non si sa. E alla fine va bene così.
L'unica cosa da fare è trovare sempre nuovi modi per uccidere gli zombie, altrimenti il tutto diventa troppo ripetitivo anche per la Asylum.
Gli effetti speciali fatti male, invece, vanno bene così: stiamo pure sempre parlando di un prodotto gore/splatter/trash. Gli effetti sono più che dignitosi e credibili (la fisica un po' meno, ma capirete di cosa parlo all'episodio con la Liberty Bell).
Insomma, avete trovato il guilty pleasure dell'anno.
GUARDALO SE:
vuoi gore a palate
ami la Asylum
EVITA SE:
cerchi profondità e coerenza
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su Facebook
Mettiamo in chiaro le cose: sì, ci sono film di zombie con una profonda seconda lettura (qui e qui un piccolo compendio, giuro che prima o poi scrivo anche la terza parte), ma in Z Nation non troverete nulla del genere.
Qui è tutta adrenalina e modi fantasiosi di ammazzare gli zombie.
E non lo dico io, eh: no no, è uno dei protagonisti che praticamente ci accoglie con un 'I hate moral dilemma', quindi più chiaro di così, davvero non saprei.
Z Nation è un B movie splatter e non fa neanche il tentativo di apparire qualcosa di più. Non avrebbe neanche senso, con The Walking Dead e molte altre serie tv zombe disponibili.
Questo è quello che mancava e questo è quello che la Asylum sa fare benissimo, tant'è che le domande base del genere restano per lo più irrisolte: com'è iniziato tutto? In due anni come si è arrivati a questo? Gli zombie sono veloci, sì, ma per il resto come si comportano (di notte, per esempio)?
Non si sa. Non ci interessa, forse: per quanto cruciali, non sono domande che ci impediscono di capire cosa succede sullo schermo, perché il tutto è molto basilare.
C'è gente nel punto A (NYC) che deve arrivare al punto B (California). In mezzo, miliardi di zombie non proprio amichevoli (e pure qualche umano in grado di far rimpiangere i morti viventi, ma questo succede alla terza puntata...).
L'unico 'aiuto': un superstite dell'NSA al Polo Nord che dopo un anno di completo isolamento in solitudine, inizia a non starci più col cervello.
Se cercate svago ignorante, l'avete trovato.
Se cercate momenti catartici, vi consiglio uno qualunque dei film che vi ho linkato all'inizio del post.
Anche la coerenza interna non è molto presente: non è chiaro, per esempio, come un bimbo vivo e sano si trasformi in un coso verde affamato di carne umana non appena distogliamo lo sguardo.
Per trasformarsi bisogna essere morsi (questo è l'unico punto fisso), quindi che cazzo è successo?
Non si sa. E alla fine va bene così.
L'unica cosa da fare è trovare sempre nuovi modi per uccidere gli zombie, altrimenti il tutto diventa troppo ripetitivo anche per la Asylum.
Gli effetti speciali fatti male, invece, vanno bene così: stiamo pure sempre parlando di un prodotto gore/splatter/trash. Gli effetti sono più che dignitosi e credibili (la fisica un po' meno, ma capirete di cosa parlo all'episodio con la Liberty Bell).
Insomma, avete trovato il guilty pleasure dell'anno.
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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.
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