COS'È: il musical seriale che mancava e che sto già amando.
Se negli USA sono diventate famose uploadando un video home-made, fatto sul divano di casa, mentre cantano una canzoncina tanto divertente quanto imbarazzante e spinta, molti di noi conoscono la brunetta per la sua partecipazione come guest a The Big Bang Theory, Raising Hope e Scrubs.
Bene: pensate proprio a Gooch. Non solo il suo nome è una storpiatura del suo cognome, ma suonare l'ukulele è DAVVERO la sua vita.
Ok, ora immaginatevi di vederla, insieme alla sua amica, alle prese con la vita di Los Angeles: una nanetta e una stangona bionda che provano a sfondare nei comedy club grazie al loro comic duo.
Ecco Garfunkel and Oates.
Io, ovviamente, ne sono già innamorata.
Alcuni aspetti meritano sicuramente di essere migliorati: gli stacchi musicali sono fantastici (e li so già tutti a memoria), ma a volte sembrano un po' forzati per adattarsi alla narrazione e per il momento i personaggi sembrano un pochino bidimensionali (ma c'è tempo).
Superba, invece, la grafica poverissima che li accompagna: perfetta per i testi, per il mood e per il duo.
Dal pilota, la serie tv è di certo promettente a patto che prenda una direzione precisa: deve scegliere a breve se essere sciocca ed eccentrica o provocante e leggermente volgare.
Purtroppo, capisco la limitazione: basta guardare un qualunque loro video per capire quanto sia censurata la serie.
Un esempio veloce: guardate il pilota e poi confrontatelo con la versione pre-show.
Grazie al cielo, alcune cose restano e sono coraggiosissime, praticamente impensabili in Italia:
'We fill you up with maybe's, excuses and stalls
but like a baby in China... it's better to have balls!
Not the Good Wife type like Christine Baranski
so I'll pull out and leave like I'm Roman Polanski'
Il risultato perfetto è ancora lontano, ma le basi sono ottime, divertenti e promettenti.
La regia e la scrittura sono solide (del resto Fred Savage non è il primo che passava di là ), lo
spettacolo è divertente e le guest sono da urlo.
Con pochi accorgimenti per allinearsi al format televisivo, Garfunkel and Oates sono pronte per sfondare.
GUARDALO SE:
ami i musical
EVITA SE:
detesti quando gli attori cantano
sei puritano/a
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su Facebook
Se negli USA sono diventate famose uploadando un video home-made, fatto sul divano di casa, mentre cantano una canzoncina tanto divertente quanto imbarazzante e spinta, molti di noi conoscono la brunetta per la sua partecipazione come guest a The Big Bang Theory, Raising Hope e Scrubs.
Bene: pensate proprio a Gooch. Non solo il suo nome è una storpiatura del suo cognome, ma suonare l'ukulele è DAVVERO la sua vita.
Ok, ora immaginatevi di vederla, insieme alla sua amica, alle prese con la vita di Los Angeles: una nanetta e una stangona bionda che provano a sfondare nei comedy club grazie al loro comic duo.
Ecco Garfunkel and Oates.
Io, ovviamente, ne sono già innamorata.
Alcuni aspetti meritano sicuramente di essere migliorati: gli stacchi musicali sono fantastici (e li so già tutti a memoria), ma a volte sembrano un po' forzati per adattarsi alla narrazione e per il momento i personaggi sembrano un pochino bidimensionali (ma c'è tempo).
Superba, invece, la grafica poverissima che li accompagna: perfetta per i testi, per il mood e per il duo.
Dal pilota, la serie tv è di certo promettente a patto che prenda una direzione precisa: deve scegliere a breve se essere sciocca ed eccentrica o provocante e leggermente volgare.
Purtroppo, capisco la limitazione: basta guardare un qualunque loro video per capire quanto sia censurata la serie.
Un esempio veloce: guardate il pilota e poi confrontatelo con la versione pre-show.
Grazie al cielo, alcune cose restano e sono coraggiosissime, praticamente impensabili in Italia:
'We fill you up with maybe's, excuses and stalls
but like a baby in China... it's better to have balls!
Not the Good Wife type like Christine Baranski
so I'll pull out and leave like I'm Roman Polanski'
Il risultato perfetto è ancora lontano, ma le basi sono ottime, divertenti e promettenti.
La regia e la scrittura sono solide (del resto Fred Savage non è il primo che passava di là ), lo
spettacolo è divertente e le guest sono da urlo.
Con pochi accorgimenti per allinearsi al format televisivo, Garfunkel and Oates sono pronte per sfondare.
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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.
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