Proprio oggi esce questo entusiasmante articolo, nel quale Vince Gilligan ringrazia a braccia aperte la pirateria.
Si è rincoglionito?
No, ha ragione.
Solo che non lo può dire proprio in maniera così esplicita.
E infatti ci infila, di seguito, un po' di cazzate.
Chi mi conosce sa che a cadenza regolare inveisco contro la gente che si prende il disturbo di venire da me a dirmi che si è scaricata un film e vuol sapere cosa ne penso.
La mia reazione, solitamente, include una qualche binomio animale-santo.
E ho scoperto che questo fa credere che io sia a favore di un mercato in cui la pirateria va punita.
Amici, parliamoci chiaro: questa NON è pirateria.
Pirateria è lucrare su qualcosa che è tuo.
Quindi, sì, comperare il DVD masterizzato dal cingalese in Stazione Centrale è pirateria.
Non lo è il P2P.
Non lo è per due semplicissime ragioni:
- trovo aberrante pagare per un prodotto culturale
- nel P2P non c'è scambio di denaro alcuno
Quindi, diranno i miei piccoli amici, perché vai così tanto al cinema e dai con gioia tutti i tuoi averi alla cassiera?
Intanto perché la cassiera mi è simpatica, ma soprattutto perché io pago volentieri la visione con video e audio perfetti.
Mi piace la sala, mi piacciono i velluti scuri, la scomodità delle poltrone (quelle comode sono presagio di sventura), l'odore dei popcorn, il rumore del proiettore, il condividere a bassa voce con sconosciuti le peggio opinioni sui trailer a luci spente appena prima di chiudersi in un silenzio religioso al primo frame del film.
La sala cinema - non quelle dei multisala - sono uno dei posti più belli che esistano, secondo me.
E pago molto volentieri per tutto questo, in attesa che, in un futuro bellissimo, la selezione all'entrata la faccia il tono di voce dello spettatore, e non la quantità di carta moneta presente nelle sue mani.
Ovviamente spendo i miei sudati soldi solo per film che ritengo all'altezza, ma non perché 'voglio dare i miei soldi al regista', quanto perché voglio vederlo BENE, con l'audio e lo schermo che lui ha pensato essere quelli ideali.
Non ho intenzione di sostituirmi al DoP o al regista, ma volete sapere la verità? Loro sono GIA' stati pagati.
E' qui che Gilligan mente.
Nel momento in cui si parte con la produzione di un film o una serie tv, tutti i costi sono già stati coperti: dal regista all'ultimo dei runner, tutti sono già stati conteggiati nel budget.
I loro stipendi sono assicurati, nel momento in cui vengono assunti.
Quindi?
Quindi state prendendo le parti della distribuzione.
Convinti di volerlo fare?
Perché lo scopo di un artista è quello di vivere della propria arte e, come vi anticipavo, lo fa nel momento in cui tutta la macchina viene messa in moto, non quando alla fine si presenta il prodotto ai fruitori finali.
Sì, ma i distributori?
I distributori che fanno degnamente il loro lavoro - ovvero che ci permettono di vedere delle opere fighe che altrimenti non vedremmo - non sono molti. Per questo non mi perdo neanche un film della Tucker: perché sono attenti, cazzo. Attenti e bravi.
Ma gli altri?
No, perché alla prossima commedia francese del cazzo sui cazzo di amici del cazzo, faccio una strage.
Non è che io non trovi corretto pagare i distributori; è che da loro voglio il meglio.
E BENVENUTI AL NORD non è il meglio.
Quindi non mi arrabbio perché scaricate un film; mi arrabbio perché siate convinti che vederlo sullo schermino di merda del vostro computer di merda sia abbastanza per aver un'opinione in merito;
non mi arrabbio perché la distribuzione vuole essere retribuita per il suo lavoro; mi arrabbio perché ormai dovrebbe essere evidente che deve stare molto più sul pezzo.
House Of Cards è stata messa su Netflix tutta lo stesso giorno, il primo febbraio 2013.
Geniale.
Fantastico.
Ottimo.
Però in Italia arriva tra poco.
CON NOVE MESI DI DISTANZA???
Onestamente, perché dovrei guardarla?
Netflix costa 7,99$ al mese.
E' scandaloso dover aspettare tre mesi per il dvd, figuriamoci nove per una nuova messa in onda che posso avere al prezzo di un film al cinema.
Accorciamo i tempi, facciamo uscire i cofanetti delle serie il giorno dopo la messa in onda del season finale e vedrete come cambiano le cose
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Si è rincoglionito?
No, ha ragione.
Solo che non lo può dire proprio in maniera così esplicita.
E infatti ci infila, di seguito, un po' di cazzate.
Chi mi conosce sa che a cadenza regolare inveisco contro la gente che si prende il disturbo di venire da me a dirmi che si è scaricata un film e vuol sapere cosa ne penso.
La mia reazione, solitamente, include una qualche binomio animale-santo.
E ho scoperto che questo fa credere che io sia a favore di un mercato in cui la pirateria va punita.
Amici, parliamoci chiaro: questa NON è pirateria.
Pirateria è lucrare su qualcosa che è tuo.
Quindi, sì, comperare il DVD masterizzato dal cingalese in Stazione Centrale è pirateria.
Non lo è il P2P.
Non lo è per due semplicissime ragioni:
- trovo aberrante pagare per un prodotto culturale
- nel P2P non c'è scambio di denaro alcuno
Quindi, diranno i miei piccoli amici, perché vai così tanto al cinema e dai con gioia tutti i tuoi averi alla cassiera?
Intanto perché la cassiera mi è simpatica, ma soprattutto perché io pago volentieri la visione con video e audio perfetti.
Mi piace la sala, mi piacciono i velluti scuri, la scomodità delle poltrone (quelle comode sono presagio di sventura), l'odore dei popcorn, il rumore del proiettore, il condividere a bassa voce con sconosciuti le peggio opinioni sui trailer a luci spente appena prima di chiudersi in un silenzio religioso al primo frame del film.
La sala cinema - non quelle dei multisala - sono uno dei posti più belli che esistano, secondo me.
E pago molto volentieri per tutto questo, in attesa che, in un futuro bellissimo, la selezione all'entrata la faccia il tono di voce dello spettatore, e non la quantità di carta moneta presente nelle sue mani.
Ovviamente spendo i miei sudati soldi solo per film che ritengo all'altezza, ma non perché 'voglio dare i miei soldi al regista', quanto perché voglio vederlo BENE, con l'audio e lo schermo che lui ha pensato essere quelli ideali.
Non ho intenzione di sostituirmi al DoP o al regista, ma volete sapere la verità? Loro sono GIA' stati pagati.
E' qui che Gilligan mente.
Nel momento in cui si parte con la produzione di un film o una serie tv, tutti i costi sono già stati coperti: dal regista all'ultimo dei runner, tutti sono già stati conteggiati nel budget.
I loro stipendi sono assicurati, nel momento in cui vengono assunti.
Quindi?
Quindi state prendendo le parti della distribuzione.
Convinti di volerlo fare?
Perché lo scopo di un artista è quello di vivere della propria arte e, come vi anticipavo, lo fa nel momento in cui tutta la macchina viene messa in moto, non quando alla fine si presenta il prodotto ai fruitori finali.
Sì, ma i distributori?
I distributori che fanno degnamente il loro lavoro - ovvero che ci permettono di vedere delle opere fighe che altrimenti non vedremmo - non sono molti. Per questo non mi perdo neanche un film della Tucker: perché sono attenti, cazzo. Attenti e bravi.
Ma gli altri?
No, perché alla prossima commedia francese del cazzo sui cazzo di amici del cazzo, faccio una strage.
Non è che io non trovi corretto pagare i distributori; è che da loro voglio il meglio.
E BENVENUTI AL NORD non è il meglio.
Quindi non mi arrabbio perché scaricate un film; mi arrabbio perché siate convinti che vederlo sullo schermino di merda del vostro computer di merda sia abbastanza per aver un'opinione in merito;
non mi arrabbio perché la distribuzione vuole essere retribuita per il suo lavoro; mi arrabbio perché ormai dovrebbe essere evidente che deve stare molto più sul pezzo.
House Of Cards è stata messa su Netflix tutta lo stesso giorno, il primo febbraio 2013.
Geniale.
Fantastico.
Ottimo.
Però in Italia arriva tra poco.
CON NOVE MESI DI DISTANZA???
Onestamente, perché dovrei guardarla?
Netflix costa 7,99$ al mese.
E' scandaloso dover aspettare tre mesi per il dvd, figuriamoci nove per una nuova messa in onda che posso avere al prezzo di un film al cinema.
Accorciamo i tempi, facciamo uscire i cofanetti delle serie il giorno dopo la messa in onda del season finale e vedrete come cambiano le cose
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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.
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